IL CAMBIAMENTO CLIMATICO SECONDO TRUMP

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Gli ambientalisti sono “profeti di sventura”, e bisogna rigettare “le loro previsioni dell’Apocalisse”. Con queste parole pronunciate a Davos al World Economic Forum, Trump finisce nuovamente su tutti i giornali.

Mentre gli Stati del mondo continuano a rimandare decisioni politiche definitive per arrestare il cambiamento climatico, mentre gli uragani e cicloni si fanno sempre più intensi con morti, sfollati, danni ingenti, mentre l’Australia brucia (come questa estate bruciava la Siberia e verso fine anno la California), e i giovani di tutto il mondo risvegliano il bisogno di rispetto per l’ambiente, il Presidente degli Stati Uniti, in piena campagna elettorale, lancia anatemi contro Greta, garantisce come l’America stia facendo bene, e promette di piantare alberi.

Troppi opinionisti, anche in Italia, mi sembrano più preoccupati a capire se la ragazzina “abbia raggiunto Davos, nella lussuosa Svizzera, con mezzi ecologici” piuttosto che impegnati ad andare oltre alla figura della giovane svedese, e leggere il richiamo di una generazione che vorrebbe un Pianeta meno vicino al collasso.
Di questo passo l’Apocalisse forse, arriva davvero.

Yana Ehm