Il campo largo esiste già

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In politica estera, il Salvini e Tajani si collocano ai due estremi opposti. Uno è filorusso, l’altro molto atlantista. Uno invoca “meno Europa”, l’altro professa un fervente europeismo. Uno è novax, l’altro ha già prenotato il vaccino per le prossime sei o sette pandemie. Se scoppiasse la terza guerra mondiale, il Salvini si farebbe tatuare una zeta sul petto e partirebbe volontario per il Donbass, mentre Tajani, dalla Farnesina, darebbe una mano a Crosetto per schierare le truppe sulla trincea opposta.

Tutto potrebbe accadere: anche uno scontro a fuoco tra le truppe Nato e il Salvini. Anche che il Salvini venga rapito e ricondotto a casa dall’intelligence italiana. Ma una cosa è sicura: la maggioranza rimarrebbe solida e il governo Meloni sarebbe blindato. Dal carcere militare, il Salvini confermerebbe che i rapporti con il governo che lo ha fatto arrestare sono eccellenti. Come sempre. E Meloni confermerebbe: non lo vedete? Siamo d’accordo su tutto. Come sempre. È inutile che cercate di dividerci, siamo unitissimi.

Lo scrivo con ammirazione: il centrodestra è superiore a queste polemicucce da giornalisti, tipo da che parte stare se scoppia la guerra. Il suo unico vero obiettivo politico è governare, sorvolando su qualunque differenza di idee o di visione del mondo. Il campo largo esiste già, anzi larghissimo, ha vinto le elezioni e governerà per tutta la legislatura. Nemmeno il più puntuto dei politologhi può negarlo: il campo largo non solo è possibile, ma funziona a meraviglia. Alla sola condizione che non sia il centrosinistra a farlo, ma il centrodestra.