Il capo della polizia vaticana Domenico Giani si dimette ed escono articolesse che lo celebrano come grande inquirente

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Un grande investigatore fa indagini che portano a processi e condanne. In vent’anni i processi in vaticano si contano sulle dita di mezza mano e quindi o la gendarmeria non sa trovare prove dei reati consumati (gli scandali ne raccontano tanti) o la gendarmeria viene bloccata e le indagini insabbiate. Nel primo caso Giani non sarebbe un grande investigatore nel secondo sarebbe un investigatore che accetta insabbiamenti rimanendo vent’anni sempre lì al suo posto. Per sapere chi è’ Giani lo chiesi a maggiordomo di Ratzinger Paolo Gabriele che venne arrestato e mi confido che nella prima cella non poteva nemmeno allargare le braccia. Ah si perché Giani le maggiori indagini che ha portato a processo riguardano le fughe di notizie su malversazioni e corruzioni. Porto’ le presunte prove della colpevolezza di Fittipaldi e mia che costo un processo surreale nel 2016. Siamo stati prosciolti e sono convinto che in vaticano ci siano reati ben più gravi di passare notizie ai giornalisti. Su chi è’ Giani lo chiesi anche a Libero Milone, scelto da Francesco per controllare i conti delle finanze vaticane: “Giani mi disse: o si dimette o l’arresto” . Ma quando mai un investigatore minaccia un delinquente dell’arresto? O gli mette le manette se ci sono gli estremi o lo lascia andare. Con una postilla: Milone non è’ un delinquente è quella indagine agitata in faccia si è’ conclusa in un nonnulla, distruggendo il povero incensurato Milone. Insomma prima di incensare Giani io ci penserei un attimo… ancora un po’ di pazienza e nel mio libro che esce lunedì troverete (quasi) tutto.