“Il Cinema Ritrovato”

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BOLOGNA – Dal 25 al 31 agosto torna “Il Cinema Ritrovato”, il festival della Cineteca di Bologna che quest’anno con un programma di 400 film accenderà gli schermi di BarcArena e dell’Arena Puccini che si aggiungono a quello amatissimo di Piazza Maggiore e occuperà, oltre al cinema Lumière, anche le sale dei cinema Jolly, Arlecchino, Odeon e Manzoni, per un’edizione straordinaria e realizzata nel rispetto delle norme per la prevenzione del contagio da coronavirus.

Il festival quest’anno segue la lunga estate di Sotto le Stelle del cinema, e per ringraziare le lavoratrici e i lavoratori della Fondazione Cineteca di Bologna per il prezioso lavoro di ricerca e restauro, cui si aggiunge lo sforzo organizzativo per consentire lo svolgimento delle due manifestazioni in sicurezza durante l’emergenza coronavirus, il Sindaco Virginio Merola ha deciso di conferire loro la Turrita d’Argento. A darne l’annuncio ufficiale, giovedì 27 agosto sul palco del Cinema Ritrovato, sarà l’assessore alla cultura Matteo Lepore, a fianco del Direttore della Cineteca, Giunaluca Farinelli.

“Sarà una settimana di grande valore questa del Cinema Ritrovato – afferma l’assessore alla cultura Matteo Lepore-. Un’edizione ricca di proiezioni e incontri, potremmo godere della magia del cinema sia nelle sale cinematografiche sia nelle tre arene cittadine. Un Festival organizzato in piena sicurezza e rispettando le norme anti Covid, come abbiamo già fatto in questi ultimi due mesi per “Sotto le stelle del Cinema”, arrivando ad ospitare quasi 50.000 persone tra Piazza Maggiore e il Centro Sportivo Barca”.

La 34ªedizione del festival, che rappresenta un vero paradiso dei cinefili, attraverserà come di consueto la storia del cinema dalle origini ad oggi, attraverso i restauri,le retrospettive tematichee monografiche, i documentari, le anteprime assolute di titoli selezionati al Festival di Cannes, come il film di Anselma Dell’Olio “Fellini degli spiriti”, selezionato a Cannes Classics, e “Last Words” Di Jonathan Nossiter, selezionato invece in concorso, sempre a Cannes. Inoltre, per la prima volta quest’anno, grazie alla collaborazione tra la Biennale di Venezia e la Cineteca, Venezia Classici, la sezione della Mostra del Cinema di Venezia dedicata ai classici restaurati, si svolgerà interamente al Cinema Ritrovato a Bologna.

Il programma festeggia anche alcuni importanti anniversari come gli 80 anni del “Grande dittatore” di Charlie Chaplin, i 60 anni di “Fino all’ultimo respiro” di Jean-Luc Godard e i 30 anni di “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese, anniversario che coincide con quello della nascita di The Film Foundation, l’organizzazione grazie alla quale proprio Martin Scorsese ha contribuito al restauro di alcuni grandi capolavori del cinema del passato e a cui il festival dedicherà un omaggio con una retrospettiva dei suoi restauri più significativi.

Altra novità importante di questa edizione è quella rappresentata dal Teatro Comunale di Bologna che partecipa al festival ospitando nella Sala Bibiena tutti i programmi dedicati al cinema muto, in un’atmosfera di grande suggestione e che sarà protagonista con la sua Orchestra di due cine-concerti di eccezione.

Tra le retrospettive principali, ricordiamo quella dedicata all’indimenticabile volto americano di Henry Fonda, la cui persona filmica è sintesi di tre distinti momenti storici: gli anni Trenta dell’indimenticabile “Furore” che John Ford trasse da John Steinbeck; la seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra dell’ “L’uomo questo dominatore” di Elliott Nugent; l’era McCarthy degli anni Sessanta rappresentati da “L’amaro sapore del potere” di Franklin J.Schaffner e da “A prova di errore” di Sidney Lumet. Marco Ferreri, dissacrante regista italiano, i cui film sono da tempo al centro del lavoro della Cineteca è protagonista di un’altra importante retrospettiva che presenta in questa occasione restauri di alcuni tra i suoi film principali, come “La donna scimmia”, “La grande abbuffata”, ma riscoprendo anche i suoi poco conosciuti esordi spagnoli, alla fine degli anni Cinquanta, come “El cochecito”.