Il futuro cammina con le nostre gambe

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A parte fare gli allenatori nel pallone e andare a discettare di alleanze e con chi, ieri oggi domani dopodomani e alle prossime elezioni, vorrei guardare ai fatti.
Non amo generalizzare ma due sono le cose che gli italiani mal sopportano: pagare le #tasse e pagare il #lavoro.
O almeno quando questi costi sono percepiti eccessivi e non correlati a servizi pubblici adeguati. Non c’è quindi da sorprendersi che politiche serie di contrasto all’evasione fiscale e alla povertà siano viste, da parte di un certo elettorato – in particolare piccole e medie imprese del nord – con il fumo negli occhi.
📍 Il voto in #Umbria acclara un dato preoccupante: la convergenza di quel blocco moderato del Paese, fatto prevalentemente di partite iva e impresa, tradizionalmente di centro e che in buona parte ha anche votato il MoVimento 5 Stelle alle ultime politiche, perché visti come più coerenti nella lotta agli sprechi e ai privilegi, con l’estrema destra di Salvini e Meloni che unisce ad una marcata retorica xenofoba un grido emotivo contro le tasse e l’assistenzialismo di Stato perseguendo quindi un’anticostituzionale #flat #tax e l’abolizione del reddito di cittadinanza.
📍 I risultati in Umbria sono eloquenti e lo saranno ancora di più quelli in Emilia Romagna il prossimo gennaio se il governo nazionale non comincerà una vera politica di contrasto all’evasione con una effettiva riduzione della pressione fiscale e se il reddito di cittadinanza non sarà accompagnato da efficaci politiche attive del lavoro ancora purtroppo al palo, anche grazie allo zampino delle Regioni.
📍 Non mi spiego come sia possibile che sia ancora in stand by un’infrastruttura fondamentale di questo rivoluzionario disegno come il portale unico dell’Agenzia Nazionale del Lavoro che avrebbe dovuto consentire ai datori di lavoro di comunicare i loro vuoti occupazionali ed usufruire degli sgravi fiscali e contributivi in caso di assunzione, appunto, di un percettore di reddito di cittadinanza.
📍Questo avrebbe consentito loro un immediato sgravio contributivo pari a 780 euro al mese per minimo 5 mensilità e massimo 18. E’ facile dire agli imprenditori: andate ad assumere nei Centri per l’impiego quando anche le pietre sanno che per una piccola azienda senza sgravi contributivi è un miraggio l’assunzione di un dipendente.
📍 Mi chiedo: quante altre “sveglie” dobbiamo ancora prendere per capire che non è più il tempo di traccheggiare? Di fare politiche rivoluzionarie e coraggiose, a partire dalla manovra? Di non fare polemiche pubbliche di posizionamento ma di lavorare a testa bassa? E quindi oggi, mettendoci tutto il nostro impegno e la fatica di assumerci rischi e responsabilità di essere coerenti con l’impegno che ci siamo presi 10 anni fa di cambiare profondamente questo paese, andiamo avanti con ancora maggior determinazione di ieri.
Perché il futuro cammina con le nostre gambe.