Il Ministro del lavoro esprime vicinanza alla Famiglia De Seta e annuncia la correzione della norma sul risarcimento alle famiglie vittime di infortuni mortali

0
16

Roma –  “Quando muore un giovane durante un periodo di alternanza scuola-lavoro in azienda è una grave sconfitta per il sistema creato a protezione della vita di ogni lavoratore.

 

Ai genitori va tutta la mia vicinanza come Ministro del lavoro e delle politiche sociali e come mamma, consapevole che nessun risarcimento economico potrà mai lenire il loro dolore.

 

Ma a questo si aggiunge anche il senso di profonda ingiustizia che deriva dal vulnus normativo esistente che consente il risarcimento economico ai familiari, solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito.

 

Questa regola è vigente da troppo tempo per sopravvivere ancora nel nostro Ordinamento e ha riguardato tante altre famiglie in questi anni. Va cambiata immediatamente e lo faremo con il prossimo decreto a cui stiamo lavorando in questi giorni, primo veicolo normativo utile.

 

Per questo motivo, avevo già convocato per il 12 gennaio un tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro e sui correttivi più urgenti alla normativa al quale parteciperanno tutte le parti sociali e datoriali, i Ministri dell’Università e quello dell’Istruzione, l’Inail e l’Ispettorato nazionale del Lavoro. L’emergenza infortuni sul lavoro è prioritaria nella mia agenda”.

 

Così il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo sulla tragica morte, a settembre, di Giuliano De Seta in una fabbrica a Noventa di Piave (Venezia), ma non risarcita da Inail in base alla normativa vigente.