Buona notizia l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei collaboratori”
Durante il convegno, si sono ricordati i 30 farmacisti vittime del Covid-19, ci si è soffermati più volte sul ruolo dei farmacisti e sull’importanza del consiglio e rassicurazione del paziente in particolare nel periodo dell’emergenza, sulla presenza capillare delle farmacie sul territorio. Il Presidente di FOFI, Andrea Mandelli ha tra l’altro ricordato che “dei 136mila sanitari iscritti al corso di formazione dell’Iss per gestire la somministrazione in sicurezza del vaccini, 91mila lo hanno completato, e di questi ben 44mila sono farmacisti. Siamo la categoria che più di tutti ha intrapreso i percorsi di aggiornamento e ora possiamo vantare ben 31mila farmacisti vaccinatori. Anche i dati della Struttura di Supporto Commissariale per l’emergenza Covid-19 confermano il grande lavoro svolto per contrastare il Covid-19: dal 6 agosto al 6 settembre sono stati effettuati oltre dieci milioni tamponi antigenici nelle circa 7mila farmacie che hanno aderito ai protocolli siglati e nelle 3mila farmacie operative sono stati somministrati circa 400mila dosi di vaccini.
Il Presidente di Federfarma, Marco Cossolo, ha affermato: “Grazie alla professionalità e all’instancabile impegno delle farmacie italiane è possibile ridisegnarne il ruolo nell’ambito della riorganizzazione del sistema di assistenza territoriale, valorizzando le attività svolte nell’ambito dello sviluppo del nuovo modello di farmacia dei servizi, che è una farmacia di relazione. Una farmacia che dispensa professionalmente il farmaco, partecipa alla presa in carico del paziente cronico, eroga servizi di prevenzione, servizi di primo e secondo livello. Pensiamo, in particolare, alle prestazioni di telemedicina ai fini del monitoraggio e della prevenzione di patologie di forte impatto sociale, sanitario ed economico”.
Riguardo al ruolo delle farmacie sul territorio, il Presidente della Fondazione Cannavò, Luigi D’Ambrosio Lettieri, ha citato tre pilastri: “Il valore della prossimità, che vede peraltro il farmacista come uno dei volti efficaci e umani della sanità, la sostenibilità economica e il valore delle competenze”.
Il Presidente di Utifar, Eugenio Leopardi ha citato dapprima “lo sforzo eccezionale” fatto dalle farmacie nel periodo dell’emergenza sanitaria, per aggiungere che “siamo però come alla fine del primo tempo di una partita, bisogna consolidare il risultato. Ora vorremmo dare un servizio farmaceutico uniforme a livello nazionale – ha proseguito rivolgendosi al ministro e agli esponenti politici presenti in sala – cerchiamo ovviamente nel rispetto della Costituzione e dell’autonomia delle Regioni, un modello che sia uniforme e dunque migliore per il Paese”.
Il convegno è stato l’occasione per una tavola rotonda con i rappresentanti delle Organizzazioni di settore alla quale hanno partecipato Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente Fondazione Francesco Cannavò;
Eugenio Leopardi, Presidente Utifar (Unione Tecnica Italiana Farmacisti); Venanzio Gizzi, Presidente Assofarm; Roberto Tobia, Presidente PGEU (Raggruppamento dei farmacisti europei), eletto per l’anno 2022. Altra tavola rotonda ha visto la partecipazione di esponenti del mondo politico e delle Istituzioni:
Beatrice Lorenzin (PD), Roberto Bagnasco (FI), Anna Maria Parente (IV), Angela Ianaro (M5S), Marcello Gemmato (FdI), Giorgio Trizzino (Misto), Luca Coletto, assessore alla salute Regione Umbria (Lega).