Il nostro amico Ser Berto

0
36

Ser Berto, che all’anagrafe era censito con il nome Sergio Bertolotti, è stato un enigmista genovese, un grande enigmista genovese. Uno di quelli che ha scritto parecchi giochi, ma anche di quelli che ha scritto il proprio nome nel libro dell’Enigmistica con la E maiuscola. Ci sono grandi tradizioni enigmistiche a Genova, ma forse nel passato erano ancora più forti di oggi, con tanti appassionati che si sono distinti nei rispettivi campi

Per Ser Berto non esisteva distinzione fra giochi brevi o lunghi, in base al numero di versi, ma sulla qualità del contenuto, sulla corda da far vibrare. Si poteva, secondo lui, anche rinunciare alle rime e alla metrica (da alcuni ritenuta obbligatoria), pur di inserire termini e concetti che sfruttassero il bisenso.

Leggiamo assieme un suo gioco, un anagramma. In questo gioco dal titolo “Life story” sembra che lui ci racconti della sua tormentata vita, ma, badando bene al senso nascosto, troveremo che parla di altri tre soggetti, legati da un anagramma.

Life story

Quando nacqui,

eravamo povera gente,

faceva un freddo cane.

Mia madre,

benedetta donna

che non aveva niente di originale,

aiutava in bottega.

Perdio, disse mio padre,

con questo maledetto latino di mezzo

dovrai sacrificarti

se vorrai fare il maestro.

Ed io, fatto uomo,

feci dei miracoli per arrivare

con vera passione.

Ho lottato una vita per farmi strada

contro l’aridità

di questa santa terra

che mi ha generato,

ed ho vissuto lungamente

in uno stato di depressione.

Eppure la mia storia

è piena di cose memorabili:

inseguendo un’antica promessa

ho fatto carriera,

abito nel corso principale

e sono riuscito a mettere assieme

molto liquido.

So che alla fine

anche io finirò morto.

Ma nonostante questo

mi alzo la mattina di buon’ora

e ringrazio la mia buona stella.

Mio padre,

che consuma una vita

a fare la rivoluzione,

mi ha lanciato per il mondo

per darmi un avvenire brillante.

E ne ho fatta di strada, io,

per anni, tutti i giorni.

Ma sono arrivato

e, serenamente,

posso guardare la gente

dall’alto in basso.

Rileggendo con attenzione il testo, si possono distinguere tre parti, e tutte e tre sono degli indovinelli. Nella prima parte i riferimenti “mia madre, benedetta”, “niente di originale” con allusione al peccato, “il latino” indica il popolo romano, “dovrai sacrificarti”, “fare il Maestro”, “fare dei miracoli” ci portano a risolvere GESÙ; nella seconda parte “aridità”, “terra santa”, “depressione”, “corso”, “liquido”, “finirò morto”, ci portano a risolvere IL GIORDANO (che termina nel Mar Morto); nella terza i suggerimenti “la mia stella”, “rivoluzione”, “brillante”, “tutti i giorni” ci conducono a UN RAGGIO DI SOLE. Le prime due parti sono in relazione e UN RAGGIO DI SOLE è l’anagramma esatto delle prime due soluzioni. Gran bel gioco; grazie, Ser Berto.

Giorgio Dendi