Il Papa: “Rimboccarsi le maniche per restituire dignità creando posti di lavoro”

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Vogliamo chiedere al Signore che ascolti il nostro grido e venga in nostro aiuto

Non dimentichiamo che la prima emarginazione di cui i poveri soffrono è quella spirituale”. Così Papa Francesco nell’Incontro di preghiera e testimonianze ad Assisi, in occasione della V Giornata mondiale dei Poveri, che si celebra domenica 14 novembre. Il Pontefice è stato accolto nella Basilica di Santa Maria degli Angeli da 500 poveri provenienti da tutto il mondo.

Per il Santo Padre “è tempo di rimboccarsi le maniche per restituire dignità creando posti di lavoro”.

Ad esempio – ha continuato il Pontefice -, tante persone e tanti giovani trovano un po’ di tempo per aiutare i poveri e portano loro cibo e bevande calde. Questo è molto buono e ringrazio Dio della loro generosità. Ma soprattutto mi rallegra quando sento che questi volontari si fermano un po’ a parlare con le persone, e a volte pregano insieme a loro… Ecco, anche il nostro trovarci qui, alla Porziuncola, ci ricorda la compagnia del Signore, che Lui non ci lascia mai soli, ci accompagna sempre in ogni momento della nostra vita”.

“Siamo qui alla Porziuncola, una delle chiesette che San Francesco pensava di restaurare, dopo che Gesù che gli aveva chiesto di ‘riparare la sua casa’. Allora mai avrebbe pensato che il Signore gli chiedesse di dare la sua vita per rinnovare non la chiesa fatta di pietre, ma quella di persone, di uomini e donne che sono le pietre vive della Chiesa”