Il Pd cavalca la privatizzazione del trasporto pubblico

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In campagna elettorale si sa, la gara dei vecchi partiti è sempre stata a chi la spara più grossa

L’ultima di Gualtieri è di individuare dei “partner industriali per Atac e Ama”, che in realtà comporta solo confusione gestionale, ovviamente con lo scopo di mascherare l’avvio della privatizzazione dei relativi servizi, nei fatti, secondo un’idea mai abbandonata dal Pd.
Al di la delle idee, ognuno è responsabile delle sue. Però è un po’ imbarazzante proporne di simili, dopo che proprio su queste aziende abbiamo dimostrato di poterle mantenere completamente pubbliche, con i conti finalmente in attivo, che significa senza aggiungere debiti, mentre abbiamo pagato quelli creati anche da loro.

Visto che sono così convinti di risolvere privatizzando, qualcuno potrebbe chiedergli perché non lo hanno fatto quando governavano loro, perché hanno preferito aggiungere altri debiti, o ricapitalizzare con centinaia di milioni a giro, senza ottenere nessun miglioramento dei servizi in cambio.
Ma il colmo è che questa proposta la fanno proprio mentre altrove viene certificato il totale fallimento dei servizi pubblici affidati ai privati.

Qualcuno può avvertirli che in Inghilterra, la patria delle privatizzazioni, soprattutto sui trasporti, sono stati costretti a fare un’incredibile retromarcia, e riprendersi tutto in mano Pubblica?
Non sarà che in realtà stanno solo confermando di non essere in grado di gestire le aziende della Capitale?

Pietro Calabrese