Il più forte condizionamento dell’opinione pubblica della storia

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Per chi non lo avesse capito, il controllo e l’orientamento dei social media in Occidente rappresenta la più forte leva di condizionamento dell’opinione pubblica della storia

Parliamo della capacità di orientare le scelte culturali e politiche di miliardi di persone.

Poter bloccare, o ridurre la circolazione di alcune notizie, o al contrario alimentare la viralità di altre, significa decidere l’agenda del discorso pubblico, decidere quali temi diventeranno dei “must” su cui è necessario avere un’opinione, decidere quali idee e parole d’ordine rimarranno di nicchia, significa indirettamente decidere maggioranze parlamentari, governi, politiche internazionali, ecc.

E nonostante ciò ci sono ancora in circolazione un buon numero di imbecilli che tirano fuori l’argomento: “Sono privati, fanno quello che vogliono”.

Al di là del fatto che privati guidati dalla National Security Agency americana sono privati per modo di dire, comunque è imperdonabile non capire che simili concentrazioni monopolistiche di potere sovranazionale sono la garanzia di una distruzione di ogni democrazia

A tutti quelli che si riempiono sempre la bocca di antifascismo ricordiamo che rispetto alle odierne operazioni di controllo via social le veline del regime fascista erano innocuo dilettantismo.

(E il fatto stesso che il miglior modo rimasto per contestare questo ruolo dei social sia – come sto facendo ora – attraverso i social, è la manifestazione più chiara del successo di questa operazione.)

fonte   http://www.ancorafischiailvento.org/2023/04/07/il-piu-forte-condizionamento-dellopinione-pubblica-della-storia/