Il report IPCC sul riscaldamento globale ha lanciato l’ultimo allarme

0
126
caldo

È passato mezzogiorno, qui già 45 gradi. Oggi arriverà a 48, dicono le previsioni.

Ha bruciato la Sicilia, la Sardegna. Brucia ora la Calabria, che pena. Ma ha bruciato la Siberia, brucia mezzo pianeta.
Il report IPCC sul riscaldamento globale ha lanciato l’ultimo allarme. António Guterres UN Climate Change parla di “codice rosso” per l’umanità. Non possiamo rincorrere il fuoco dichiarando stati di emergenza, lo stato di emergenza sul clima è permanente. Questo nulla toglie alla vigliaccheria del crimine commesso coi roghi, alla responsabilità di chi dovrebbe prevenire. Ma c’è un tema più generale. Invece di seminare il panico sui costi sociali della transizione ecologica, tutta la politica, a partire dalle risorse di Next Generation Eu, si dia questa grande missione: creare migliaia di posti di lavoro nella manutenzione straordinaria del territorio, nella prevenzione e la tutela, nell’agricoltura sostenibile, nella riconversione ecologica dell’industria, nell’innovazione e la tecnologia orientate all’unico obiettivo che ci consenta di guardare negli occhi, con la coscienza in pace, i nostri figli: salvare il pianeta.
Giovanni ha sette anni, soffre il caldo, ascolta le notizie. Non è angosciato, è molto arrabbiato. “Proprio ora che toccava a me”. Vivere, intende. Ne ha diritto. Ne hanno diritto, troppo grande la nostra colpa a negarglielo. Agire si deve, si può. Correre ai ripari, ora.

Peppe Provenzano