Il Secolo di Nicola Grassi in mostra alla Galleria Civica Harry Bertoia

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Anche l’anima avrà bisogno di vaccini per superare ciò che stiamo ancora vivendo: è quello in cui crede il Distretto 108 Ta2 Lions Club International, unione di 52 Club del Friuli Venezia Giulia e Veneto, che si è fatto promotore di una mostra di pittura del Sei e Settecento alla Galleria Civica Harry Bertoia di Pordenonefino al 10 luglio 2021, organizzata grazie alla fondamentale collaborazione del Comune di Pordenone e del suo Assessorato alla Cultura, del “Circolo della Cultura e delle Arti” di Pordenone, con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e con l’importante sostegno di Crédit Agricole FriulAdria, Friulintagli, Solvepi, Fondazione Friuli, Pittico Raffaele Axa Assicurazione, ITAS assicurazione, ATAP S.p.A. Tecnoinox, Orocaffè, Carrservice, Crich, Delser, Maccan industria acc. per mobili, Sattec DBS Gomma, Interporto Centro Ingrosso di Pordenone S.P.A., Friulevigatura, Mpm, Cremonesini, Formaro Spedizioni srl, Dussmann Service, Tavella Autoscuola, Hupac S.p.A., NoxorSochem Group, Spedi Friuli, Atis, Effeci srl, Grand Hotel Playa, ed altri ancora .

In uno spazio mai finora usato per esposizioni di opere d’arte antica, sarà presentata un’ottantina circa di dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private, quasi tutti per la prima volta portati a una mostra o perfino scoperti proprio per questa occasione dal curatore Enrico Lucchese, professore di storia dell’arte all’Università di Lubiana. Il protagonista del racconto espositivo sarà Nicola Grassi (1682-1748), pittore nato in Friuli (esattamente a Formeaso di Zuglio, in Carnia), che visse e operò con successo nella Venezia di Tiepolo e Canaletto. La sua storia, i rapporti con i colleghi, e rivali, le strategie che escogitò per emergere in un ambiente tanto concorrenziale quanto fervente di bellezza, saranno il tema portante della visita alla Galleria Bertoia: accanto a opere di Grassi, quindi, saranno esposte opere di Giambattista Tiepolo, Giambattista Piazzetta, Sebastiano Ricci, Gianantonio Guardi e altri maestri di quella stagione irrepetibile della Serenissima che potrà essere letta da un punto di vista originale, nuovo.

Accanto al piacere della visione di tele dipinte con grande maestria e di alcuni autentici capolavori, il pubblico sarà coinvolto in un progetto filantropico quanto mai attuale e necessario: come spiega il Governatore del Distretto 108 Ta2 Giancarlo Buodo, l’obbiettivo dell’esposizione Il Secolo di Nicola Grassi sarà infatti la raccolta fondi, attraverso la vendita dei biglietti e del catalogo, con la possibilità di dirette donazioni, per bisogni umanitari e sanitari del territorio attraverso la Fondazione Lions LCIF. A conferma di tali scopi, la prima sala della mostra sarà dedicata all’iconografia del Buon Samaritano che rappresenta, grazie al pennello di Grassi e di altri maestri del suo tempo, la scelta del motto del Governatore “una mano per servire e un cuore per amare”.