Il toast tagliato a metà

0
53

Ha fatto notizia negli ultimi giorni il prezzo di 2 euro pagato da un cliente per farsi tagliare a metà un toast

L’episodio, avvenuto in un bar sul Lago di Como, non è il primo del genere, ma il ristoratore, intervistato, ha spiegato che non è il taglio che costa tanto, quanto le operazioni ad esso connesse, e l’uso di un piattino e qualche tovagliolo in più.

In effetti una dicitura del tipo “ulteriore coperto” forse rendeva più comprensibile al cliente la spesa.
Ma… dal punto di vista matematico, cosa si può dire? Che la dicitura “taglio al toast”, nonostante tutte le polemiche e servizi dei notiziari, è più conveniente per i clienti. Sì, anche se può sembrare una cosa da niente, ma… se fossimo in quattro a mangiare lo stesso toast, allora un ristoratore avrebbe aggiunto tre voci di “ulteriore coperto”, che fanno lievitare il conto di sei euro.

Ma se noi vogliamo mangiare il toast in quattro, possiamo anche chiedere che vengano fatti due soli tagli “in croce”, come quando si taglia la torta, ed ecco che basterebbe pagare per due tagli, quindi quattro euro in tutto.

Se invece siamo in 7, se il nostro toast viene tagliato con tagli orizzontali, ce ne vogliono sei. Se invece tagliamo come indicato nella figura, ne bastano tre, e la spesa diventa di sei euro e non di dodici.
La discussione che ho presentato mi è stata suggerita dall’amico Valerio, che lavora all’Istituto di Fisica Teorica di Trieste… talora ci capita di non sapere cosa studino certi scienziati. Oggi abbiamo visto che possono risolvere anche i problemi che si presentano nella vita di tutti i giorni e dirci come fare per risparmiare.

Giorgio Dendi