Il trio della buona morte

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Ha cominciato Macron, ipotizzando l’invio di soldati della Nato in Ucraina.

Ha proseguito la von der Leyen chiamando alle armi l’Europa per investire centinaia di miliardi dei cittadini in ordigni di morte “come con i vaccini” e facendo approvare dall’Europarlamento una demenziale risoluzione votata da tutti, eccetto il M5S (e incluso il Pd), per prepararci a combattere la Russia accanto all’Ucraina fino alla riconquista delle quattro regioni occupate da Putin dopo il 2022 e persino della Crimea annessa nel 2014, cioè in saecula saeculorum.

A completare il trittico infernale, ha parlato il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin, preannunciando la guerra mondiale Nato-Russia (ovviamente nucleare) perché “se l’Ucraina cade, Putin non si fermerà”.

Scenario possibile in Transnistria e altri territori russofoni rivendicati da Mosca, per carità. Ma ad avanzare di più contro l’avversario in questi vent’anni è stata la Nato, tradendo per ben 16 volte l’impegno assunto con Mosca insieme agli Usa e all’Ue nel 1990 di non allargarsi neppure di un palmo a Est della Germania. Dopodiché la Nato passò da 16 a 32 Stati membri e rovesciò gli alleati di Putin in Serbia, Iraq e Libia.

E ne fu ripagata della stessa moneta. Il risultato della lunga sfida alla Russia in nome di una pretesa imperiale fuori dal tempo e dalla storia lo vediamo non da due, ma da dieci anni in Ucraina: dal 2014, quando iniziò la lunga guerra civile poi sfociata nel 2022 nell’invasione russa. E in tutto il mondo, con una serie spaventosa di crisi dal Medio Oriente all’Africa, dalla Cina all’America Latina.

Purtroppo, al momento, l’unico leader del mondo a capire la tragedia che rischiamo per gli ultimi colpi di coda dell’impero americano al tramonto in un mondo ormai multipolare è il Papa. Gli attuali governanti degli Usa e dell’Europa al seguito sono un misto di demenza senile, idiozia politica e servaggio alla lobby delle armi.

Pur di salvare la faccia e la poltrona, mentono a se stessi e quindi anche a noi, su tutto. Promettono vittorie nel conflitto ormai perso in Ucraina per non ammettere di averla condannata loro al massacro. Abbaiano con Netanyahu senza mordere per non ammettere che le stragi di palestinesi le hanno consentite loro con i veti all’Onu.

E, nella loro coazione a ripetere, vaneggiano di guerre alla Cina per Taiwan e mettono su ridicole missioni anti-Houti per non ammettere che i pirati del Mar Rosso sono figli della questione palestinese rimossa anche da Biden, ma soprattutto della guerra saudita in Yemen. Ormai è chiaro che, se resteranno al potere, ci porteranno alla terza guerra mondiale. È questa l’unica vera partita delle elezioni europee e americane: o vengono spazzati via loro o saremo spazzati via noi.

Marco Travaglio