Il tumore del colon-retto

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“Nei Paesi occidentali il cancro del colon-retto rappresenta il secondo tumore maligno per incidenza dopo quello della mammella nella donna e il terzo dopo quello del polmone e della prostata nell’uomo. La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è maggiormente diffusa in persone di età compresa fra i 60 e i 75 anni, con poche distinzioni fra uomini e donne. In Italia si stima che questo tumore colpisca circa 23.000 donne e 30.000 uomini ogni anno (dati AIRTUM – Associazione Italiana Registro Tumori 2017). I fattori di rischio del tumore del colon-retto sono legati da un lato a fattori genetici e dall’altro a cause di tipo non ereditario come dieta, obesità, fumo di sigaretta. La maggior parte dei tumori del colon-retto deriva dalla trasformazione in senso maligno di polipi, ovvero di piccole escrescenze dovute al proliferare delle cellule della mucosa intestinale. Nella maggior parte dei casi i polipi non danno sintomi. Per tale motivo è fondamentale seguire dei programmi di screening per avere una diagnosi precoce. La ricerca del sangue occulto nelle feci è raccomandata nell’ambito dello screening per tutti gli individui tra i 50 e i 75 anni di età, con cadenza biennale. In caso di positività dell’esame è indicata la colonscopia, un esame del colon con un apposito tubo flessibile. Un’altra strategia di provata efficacia è l’esecuzione della rettosigmoidoscopia, esame più semplice della colonscopia, da farsi una sola volta nella vita, tra i 58 e i 60 anni. È invece certo che tutti coloro che manifestano sintomi intestinali compatibili con la diagnosi di tumore del colon o soggetti con familiarità devono eseguire una colonscopia completa e programmi di screening dedicati.”
Dr. Felice Rizzi
Medico Specializzando in Gastroenterologia