“Il vero virus è quello della precarietà”, l’affondo del sindacalista dei precari

0
47

“Il vero virus è quello della precarietà come testimonia anche l’Istat con una precarietà crescente nel mercato del lavoro in Italia”. Lo sottolinea il segretario generale della categoria della Cgil che rappresenta oltre 100 mila precari e parasubordinati, Andrea Borghesi, interpellato dalla ‘Dire’ a margine dell’assemblea di Nidil al Monk. Parole che suonano quanto mai azzeccate all’indomani del grande risultato conseguito, assieme ad altre due ricercatrici, da Francesca Colavita, 30 anni, precaria, protagonista della lotta al coronavirus.
“Una delle cose che più ci preoccupano- ha aggiunto ancora il sindacalista- e su cui chiediamo alla politica e al governo un intervento è quello del lavoro autonomo occasionale, una tipologia che non prevede contributi fino a 5 mila euro e che quindi non risulta neanche nelle statistiche. Su questa tipologia si stanno convogliando tutti i lavori della Gig Economy, ad esempio i riders sono tutti occasionali. Noi chiediamo di disboscare questa tipologia, che ora è troppo conveniente per le imprese. Anche sul loro trattamento economico le imprese fanno profitti, perchè il ricarico sul servizio è spesso enorme e ai lavoratori arrivano le briciole”.
Una delle principali vertenze poi su cui Nidil è impegnata è quella della stabilizzazione dei precari storici di Anpal Servizi. “Una vertenza che grida vendetta- attacca Borghesi- il provvedimento normativo parla di stabilizzazione, ma per i collaboratori è solo parziale e soggetta a selezione e rischiano di restare fuori, questo è inaccettabile. Tra l’altro questo tema- osserva il sindacalista- ha a che fare con le politiche attive del lavoro e del collocamento: se vuoi rafforzare il servizio anche la stabilizzazione di questi lavoratori e’ fondamentale”, ricorda il segretario.

Fortebraccio News