In Usa il dibattito dem, tutti contro Trump

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I candidati democratici alla Casa Bianca presentano un fronte comune contro Donald Trump, ed a sostegno del procedimento di impeachment. Ma nel nuovo dibattito, andato in scena la notte scorsa in Ohio, si è replicato lo schema ormai classico del tutti contro la favorita del momento, Elizabeth Warren la senatrice del Massachussets arrivata in cima ai sondaggi. Tutti gli altri 11 candidati sul palco – il numero massimo finora registrato nei dibattiti avuti finora – hanno preso di mira infatti le politiche dell’ex consigliera economica di Barack Obama, in particolare sullla Sanità, accusate dal sindaco dell’Indiana Pete Buttieg di puntare a “dividere non necessariamente un Paese”, già “polarizzato in modo orribile” dai quattro anni di Trump.

Beto O’Rourke ha attaccato Warren invece per un piano sulle tasse considerato “punitiva, mentre Kamala Harris le ha rinfacciato di non aver sostenuto la richiesta di sospendere il Twitter di Trump. E Tulsi Gabbard, reduce della guerra in Iraq che è stata eletta nelle Hawaii, ha messo in dubbio la preparazione della senatrice in politica estera e quindi la sua capacità di essere un commander in chief.

Si è trattato però di attacchi da parte di candidati che, salvo sorprese eclatanti, al momento non sembrano avere possibilità effettive nella corsa vera e propria che inizierà tra tre mesi con i caucus in Iowa. I due altri candidati in testa, Joe Biden e Bernie Sanders, sono apparsi più in sordina degli altri, il primo nella nuova posizione di non essere più il principale obiettivo degli attacchi, anche forse per la necessità di evitare ogni possibile riferimento alle vicende del figlio Hunter al centro del Kievgate.

Quello che è certo è che Warren ha resistito agli assalti – che sono per la sua campagna la conferma del momento positivo e di ascesa della candidatura – imputato agli avversari una visione troppo miope o timida, incapace di guardare all’obiettivo finale.

“Vedete, io capisco che sia difficile, ma credo come democratica che noi riusciamo a vincere quando sogniamo in grande e combattiamo sodo, non quando sogniamo in piccolo e rinunciamo appena abbiamo iniziato”, ha replicato con toni decisamente da front runner.