Innovazione, Friuli Venezia Giulia al top in Europa

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Garbo e discrezione, fierezza del proprio fascino eppure mai esibizionista. E’ questa l’essenza del Friuli Venezia Giulia, terra di confine e da sempre crocevia di popoli e culture che hanno lasciato un segno indelebile e tangibile nelle città, nel pensiero e nelle tradizioni. Solo toccando con mano questi luoghi si riesce a capire come sia stato travagliato ma brulicante di emozioni questo territorio. Dai Romani ai Longobardi, dagli Slavi agli Austriaci fino alla repubblica di Venezia, in molti hanno lasciato qui la loro impronta.

Ultima fra le regioni autonome italiane a essere istituita (lo statuto è stato introdotto dalla legge 31 gennaio 1963, n. 1), il Friuli-Venezia Giulia è amministrato con uno statuto speciale che le riconosce una particolare forma e condizione di autonomia, in ossequio alle sue peculiari condizioni geografiche, etniche e storiche.

Ebbene, unica nella Penisola a far parte del gruppo di 73 regioni europee considerate “innovatrici forti”, il Friuli Venezia Giulia è la punta di diamante dell’innovazione in Italia. A certificarlo è il ‘Quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2019’, che, attraverso un complesso sistema di punteggi, analizza le performance delle circa 240 regioni dell’Unione e di quelle di Norvegia, Serbia e Svizzera.

Il Friuli è il territorio italiano con il migliore piazzamento in Europa: 102/o. La Commissione Ue lo definisce una “nicchia di eccellenza” all’interno di un Paese che, nonostante i miglioramenti degli ultimi anni, resta 18/o in Europa, bloccato fra gli “innovatori moderati”. A trainare la performance del Fvg è la progettistica: la regione è 12/a in Europa per numero di domande di registrazione presentate all’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale (Euipo) rispetto al Pil regionale. Una speciale categoria in cui l’Italia ha ben 5 rappresentanti nelle prime 20 posizioni europee, fra cui spicca il primo posto dell’Umbria.

Ottime performance si registrano in Friuli Venezia Giulia anche nella spesa per le pmi in settori innovativi non legati a ricerca e sviluppo (29/a in Ue), e nel numero di pmi che fanno innovazione “in-house” (23/a). Dal 2011, la regione ha visto le sue performance complessive aumentare del 7,7%.