INVITO TAVOLA ROTONDA “INNOVAZIONE E SANITA’: IL RUOLO DEI DATI”

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Sanità Digitale: Il ruolo dei dati e le sfide per il Sistema Sanitario Nazionale Abstract Sanità e digitalizzazione sono i temi più ricorrenti di quest’anno caratterizzato dalla pandemia da Covid-19. Il virus ha radicalmente trasformato il modo di concepire numerosi ambiti della nostra esistenza, tra cui la gestione sanitaria del nostro paese e il ruolo sempre più fondamentale dei tool digitali. Se da un lato si è accelerato il processo di digitalizzazione a livello nazionale, dall’altro si sono accentuate le differenze che esistono tra le diverse regioni per l’adozione di logiche di digitalizzazione. Risulta quindi d’obbligo immaginare e ripensare come garantire la salute dei cittadini nel terzo millennio, alla luce delle enormi potenzialità offerte da tecnologie e concetti come i Big Data, l’Intelligenza Artificiale ed il Machine Learning. Gli elementi più importanti alla base di questi strumenti restano però i dati: raccoglierli, standardizzarli e centralizzarli sono gli step fondamentali da compiere. L’Italia deve però compiere passi da gigante nel settore, essendo uno degli stati che meno ha investito in digitalizzazione e che soffre di più il divario nord-sud. Specialmente nella sanità, il Titolo V della Costituzione e la conseguente autorità regionale in materia sanitaria risultano essere ostacoli difficili da sormontare per realizzare un processo di dematerializzazione dei dati clinici italiani. Il paper illustra quindi quale sia lo stato dell’arte della digitalizzazione del Paese, concentrandosi sul settore sanitario, in modo da analizzare anche in ottica europea gli scenari presenti e futuri della digital healthcare. Il caso studio illustra poi quali siano gli ostacoli strutturali e burocratici che realtà sanitarie devono affrontare anche solo per dematerializzare i propri database. Le proposte di policy infine si muovono proprio in questa direzione, andando a suggerire un iniziale, ma fondamentale snellimento non dei requisiti a salvaguardia della privacy, bensì di quelli puramente burocratici. Inoltre, seppur una centralizzazione della sanità sia un obiettivo piuttosto complesso, l’Italia può e deve puntare ad avere un controllo nazionale e centralizzato quantomeno dei dati sanitari, al fine di poter affrontare al meglio sfide come quelle presenti del Covid e quelle future. A cura di Grazia Menna, Flavia Tofanelli e Valentino Grassi.