ISTAT: A GIUGNO VENDITE AL DETTAGLIO +0,7% SU MESE, +7,7% ANNO

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CODACONS: DATI INSUFFICIENTI, VENDITE AMPIAMENTE AL DI SOTTO DEI VALORI PRE-COVID. ASSURDO ESULTARE PER NUMERI DEL GENERE
 
I CONSUMI NON RIPARTONO: TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA, ANCORA INSUFFICIENTI PER RECUPERARE IL TERRENO PERDUTO CON LA CRISI SANITARIA
Gli italiani continuano a non comprare, le vendite rimangono largamente sotto il livello pre-covid e i consumi, in generale, non ripartono se non flebilmente. Il Codacons stronca i potenziali entusiasmi derivanti dai dati sulle vendite al dettaglio di giugno: i numeri, pur apparentemente positivi, raccontano infatti di una situazione di fatto stagnante sul fronte dei consumi, e soprattutto rimangono ancora lontanissimi dai valori della fase pre-pandemica. Confermano poi, ancora una volta, l’impoverimento delle famiglie italiane – che continuano a risparmiare sugli acquisti per far fronte alla riduzione del reddito disponibile.
Altro che anno della ripartenza, come molti avevano – assai poco profeticamente – annunciato. E anche chi si accontenta di qualche segno positivo sbaglia di grosso. Esultare per questi lievissimi miglioramenti congiunturali è davvero fuori luogo: per tirare fuori gli italiani dalla lunga crisi che avvolge i loro portafogli, e quindi i consumi del Paese, sarebbero necessari ben altri segni positivi, ben altri indicatori e dati. La strada da recuperare rimane lunghissima, e non c’è speranza di percorrerla senza politiche attive da parte del Governo: adesso non c’è alternativa alla scelta di varare misure in grado di sostenere la spesa, unica strada per salvare l’economia nazionale.