ISTITUTO CATTANEO: DECISIVI IN EMILIA-ROMAGNA GLI ELETTORI DEL M5S

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LA CADUTA DI STILE DEL SEGRETARIO ZINGARETTI.

La ricerca dell’Istituto per eccellenza che studia i flussi elettorali, mette in rilievo il «ruolo determinante dei 5 Stelle sull’esito del voto». Secondo l’istituto bolognese, infatti, molti elettori pentastellati – il 71,5% a Forlì, il 62,7% a Parma, il 48,1% a Ferrara – hanno scelto la candidatura di Bonaccini e solo una minoranza ha deciso di optare per il candidato del M5s (Simone Benini). L’espansione elettorale dell’area di centrosinistra guidata da Bonaccini è dovuta dunque «alla maggiore capacità di attrazione degli elettori pentastellati, che di fronte all’alternativa tra destra e sinistra – si spiega nello studio – hanno optato in modo netto per lo schieramento del presidente regionale uscente».

Nelle elezioni in Emilia Romagna, i campi avversi, ovvero centrodestra e centrosinistra, si sono mobilitati in modo «simmetrico», facendo dunque «il pieno» dei rispettivi elettorati, rileva la ricerca dell’Istituto Cattaneo, dunque È STATO PROPRIO IL VOTO DELL’ELETTORATO M5S, VERSO SINISTRA, AD ESSERE L’AGO DELLA BILANCIA PER LA NETTA RICONFERMA DI BONACCINI alla guida della regione Emilia Romagna.

È stato proprio quello che ho pensato subito dopo le prime proiezioni e che avevo anche sperato avvenisse. Pertanto mi hanno amareggiato le dichiarazioni di Zingaretti ieri sera quando ringraziando gli elettori per la vittoria di Bonaccini ha citato solo le sardine e ignorato (volutamente?) gli elettori 5 stelle che, come avevo sperato e come ha certificato l’istituto Cattaneo, hanno votato in massa in modo disgiunto, rivelandosi determinanti per la vittoria di Bonaccini.

Non è stato un bel segnale da parte del segretario del PD, anzi direi proprio una caduta di stile. Spero possa rimediare in questi giorni con dichiarazioni pubbliche più appropriate specie in vista dei prossimi appuntamenti del governo.