KLARIDA RRAPAJ: INCONTRO CON GLI STUDENTI

0
94

Il 27 marzo, presso l’Istituto Comprensivo Luigi Pirandello, ho avuto il piacere di incontrare gli studenti delle classi dalla prima alla terza media

In collaborazione con la scuola, la Federazione Italiana Krav Maga e la presidentessa dell’Associazione ESSE Ente Sportivo Sociale, Monika Jarosz, abbiamo ottenuto una conferenza sul tema del bullismo e delle baby gang, dalle ore 08:30 alle 14:30. In qualità di psicologa e criminologa, insieme alla mia collega, abbiamo condiviso le nostre conoscenze ed esperienze riguardo a questo importante argomento.

Durante questa giornata, ho avuto l’opportunità di parlare con molte classi e devo dire che l’attenzione dei ragazzi è stata sempre alta. Abbiamo avuto un dialogo aperto e costruttivo, in cui ho potuto approfondire con loro la conoscenza sul fenomeno del bullismo e delle baby gang.

Ho avuto la possibilità di ascoltare le loro esperienze, le loro opinioni e le loro preoccupazioni, e questo mi ha permesso di comprendere meglio la situazione e di fornire loro delle utili informazioni.

Il bullismo e le baby gang sono problemi che riguardano tutti noi, non solo i giovani. In un mondo sempre più digitale e globalizzato, dove l’informazione circola in modo rapido e incontrollato, è facile per i ragazzi cadere nella trappola della violenza e della prepotenza. Spesso si sente parlare di episodi di bullismo e di baby gang che sfociano in violenze fisiche e psicologiche, causando sofferenza e conseguenze anche gravi per le vittime.

Il bullismo è un fenomeno complesso e multiforme, che può manifestarsi in diverse forme: dallo scherzo pesante alla violenza fisica, dal cyberbullismo al bullismo sessuale. Questo comportamento aggressivo e intimidatorio può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale e fisica delle vittime, che spesso si sentono isolate, indifese e incapaci di reagire.

Le baby gang, invece, sono gruppi di adolescenti che si organizzano per commettere atti delittuosi, spesso sotto l’influenza di modelli di comportamento devianti e di una cultura del “branco” che premia la violenza e la sopraffazione. Questi giovani non si rendono conto delle conseguenze delle loro azioni, e spesso sono vittime di situazioni familiari difficili o di un contesto sociale poco favorevole.

Come psicologa e criminologa, è importante che noi adulti siamo consapevoli di questi fenomeni e che lavoriamo insieme per prevenirli e contrastarli. È fondamentale che i ragazzi siano informati e consapevoli dei rischi e delle conseguenze del bullismo e delle baby gang, e che siano educati al rispetto e alla tolleranza.

Per questo, è importante che ci sia una collaborazione tra scuola, famiglia e istituzioni, al fine di fornire ai ragazzi gli strumenti per identificare e affrontare questi comportamenti devianti. Inoltre, è fondamentale che ci sia un clima di dialogo e di ascolto tra i giovani e gli adulti, in modo da creare un ambiente sicuro e protetto in cui i ragazzi si sentano liberi di esprimersi e di chiedere aiuto in caso di bisogno.

Infatti, gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale nella vita degli studenti e sono spesso i primi a notare eventuali cambiamenti di comportamento o segnali di disagio nei loro alunni.

È quindi importante che siano formati sull’argomento, in modo da poter riconoscere i segnali del bullismo e agire in maniera efficace. Fare informazione agli insegnanti su questo tema significa non solo proteggere i loro studenti, ma anche aiutarli a creare un ambiente scolastico sicuro e inclusivo, dove ogni bambino e adolescente possa sentirsi accettato e rispettato.

Solo attraverso un impegno comune e una maggiore consapevolezza del problema, si potrà combattere efficacemente il bullismo e promuovere una cultura del rispetto e dell’empatia tra i giovani.

Ho concluso il mio intervento invitandovi a riflettere su quanto discusso oggi e a continuare a sensibilizzare i giovani su questi temi. Siamo noi adulti a dover dare l’esempio e a lavorare insieme per costruire una società più giusta e rispettosa, in cui i giovani possano crescere serenamente e senza paura.

DOTT.SSA KLARIDA RRAPAJ