La bellezza delle spiagge protette d’Italia: eccone alcune

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spiaggia della pelosa

L’Italia annovera 29 aree marine protette, zone che conciliano la tutela di pregiati habitat costieri e marini con una loro fruizione responsabile da parte dei visitatori

L’estate è ormai arrivata portando con sé l’assillante calura e la voglia di prendersi una pausa dalla routine quotidiana.

La mente inizia a fantasticare sulle possibili mete da raggiungere all’insegna della natura, dell’arte e del relax: dalle verdi foreste e guglie rocciose delle Dolomiti, alle città intrise di storia e cultura, fino alle bianche spiagge affacciate sul mare. E proprio il mare è da tempo la meta preferita da molti italiani (lo scorso anno si stima che circa il 67% dei vacanzieri si è diretto verso località balneari).

C’è a chi piacciono le comode distese di sabbia della costa romagnola, mentre altri prediligono le poco agevoli calette incastonate tra le scogliere liguri. Certo è che l’Italia con i suoi 7.900 Km di costa offre un ampio ventaglio di opzioni. Tra queste può essere interessante scoprire quali sono le aree a maggiore pregio naturalistico, oggi protette e tutelate.

L’Italia conta 29 aree marine protette e 2 parchi sommersi, che tutelano complessivamente circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa. Ogni area è suddivisa, generalmente, in tre tipologie di zone con diversi gradi di tutela.

Come definito dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica le aree marine protette sono divise al loro interno in tre zone denominate A, B e C. Nella zona A sono interdette tutte le attività che possano arrecare danno o disturbo all’ambiente marino; mentre nelle zone B e C si vuole conciliare la conservazione dei valori ambientali con la fruizione e l’uso sostenibile dell’ambiente marino.

L’area marina protetta di Torre Guaceto, per esempio, è stata individuata come Area specialmente Protetta di Importanza Mediterranea e inserita nella Lista del Centro di Attività Regionale per le Aree Specialmente Protette dell’UN Environment Programme (UNEP). L’ambiente è caratterizzato da dune di sabbia su cui crescono arbusti sempreverdi (come il mirto e il lentisco), dalla macchia Mediterranea che vanta la presenza di un ginepro secolare, dalle steppe salate ricoperte da limoni. Qui trovano rifugio animali diversi, tra cui i mammiferi notturni come il tasso, la donnola o la faina, che di giorno sono al sicuro nelle loro tane scavate nel terreno, ma anche gli tra gli uccelli come il pendolino e l’usignolo di fiume, gli aironi e il tarabuso. All’area più integralmente protetta si affiancano zone in cui è promossa la fruizione sostenibile. Qui si possono svolgere numerose attività che vanno dallo snorkeling, alla fotografia subacquea, dalla vela al trekking, passando per le escursioni in bici e a piedi. La principale regola da seguire è il rispetto per gli habitat ed i suoi abitanti: gli animali e le piante.

In Sardegna, invece, nell’area Marina protetta di Porto Carbonara, si trovano ampie spiagge bianche alternate a scogliere e caratterizzate da dune sabbiose su cui si ergono ginepri secolari. Questo ambiente è di interesse prioritario ai sensi della Direttiva Habitat ed ha un elevato valore ambientale, in quanto specifico della macchia mediterranea non degradata. Anche qui nidifica una grande varietà di uccelli, ma non solo. Il mare cristallino, quasi sempre calmo perché protetto da un promontorio, ospita molte specie marine e fa di questa spiaggia un posto perfetto per praticare snorkeling.

E in quanto a fauna marina, di elevato interesse è la Spiaggia dei Conigli sull’Isola di Lampedusa. Questa infatti è un’area di ovodeposizione della tartarughe Caretta Caretta, specie protetta perché fortemente minacciata nel Mediterraneo a causa dalla crescente antropizzazione delle coste. Per preservarne la bellezza e tutelare l’ambiente è stato deciso di contingentare il numero dei visitatori che possono accedervi: è infatti attivo un  servizio di prenotazione on line, con posti limitati, per una fruizione più sostenibile e responsabile dell’area. Trattandosi di una riserva naturale, le autorità competenti ricordano che sulla spiaggia non è presente il servizio di salvataggio né quello di assistenza medica e non sono disponibili punti di ristoro o di acqua potabile, né servizi igienici. Proprio per la sua naturalità e integrità, per il suo mare limpido e cristallino, per la sua tranquillità, la spiaggia dei Conigli è stata votata dai viaggiatori di TripAdvisor come la più bella d’Europa e la decima nel mondo.

Le aree marine protette non sono dunque “musei”, ma possono essere luoghi in cui animali e piante trovano riparo e ristoro ed allo stesso tempo possono essere meta per i visitatori più rispettosi, che amano la bellezza della natura ed hanno il desiderio di conoscerla. Una natura che oggi è sempre più in pericolo. La nidificazione ed il successo riproduttivo della Caretta Caretta, ad esempio, così come quello di molte altre specie di uccelli e pesci sono infatti minacciati da numerosi fattori antropici: l’affollamento della spiaggia e la balneazione, la pesca eccessiva, l’erosione costiera, la cementificazione e il consumo di suolo. Le aree protette sono dunque degli “strumenti” necessari per qualificare l’offerta turistica e insieme contribuire alla tutela di habitat e specie di straordinario valore.

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