La Borgonzoni continua a sbagliare tutto

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Sbaglia confini, sbaglia le città, sbaglia a fare le proposte, e oggi sbaglia addirittura chi attaccare!

In un video intriso di esplicito razzismo la Borgonzoni attacca Bonaccini, mettendogli in bocca giustissime rivendicazioni ma che non sono di Bonaccini, sono delle Sardine Nere! Le Sardine Nere sono un movimento di lavoratrici e lavoratori migranti che vuole abolire i #DecretiSicurezza di #Salvini tanto quanto quelli di #Minniti (il ministro PD tanto amato da Bonaccini, quello degli accordi con le milizie per gestire i lager in Libia).
Quello delle Sardine Nere è un percorso che mira a rompere la catena dello sfruttamento legalizzato a partire dalla Turco-Napolitano e mai messo in discussione né dalla destra né dalla “sinistra”, sempre uniti quando si tratta di fare gli interessi degli imprenditori che hanno bisogno di manodopera ricattabile si trovano: leggi per dividere i lavoratori anche sulla base del colore della pelle, renderli sempre più sfruttabili, e repressione per chi si ribella.
Assurdo che la Lega associ al PD le parole delle Sardine Nere! Infatti Bonaccini si vanta che è stato Minniti e non Salvini a fermare gli sbarchi, e tace coscientemente sullo #IusSoli per non offendere i suoi tanti candidati di destra, di cui si vanta tanto. Addirittura è stato il servizio d’ordine del PD a togliere la parola e cacciare le Sardine Nere dalla manifestazione a Piazza San Giovanni a dicembre!
La Lega ha ritirato fuori il suo vero volto, quello del vero e proprio fascismo, che gode a vedere i poveri morire in mare, e vorrebbe uccidere quelli che sopravvivono. Ma il fascismo non si combatte sventolando l’antifascismo una volta ogni cinque anni, per qualche settimana prima delle elezioni, ma si combatte nelle lotte per l’unità dei lavoratori, nella battaglia per i diritti sociali che portiamo avanti ogni giorno, e non è un caso che le Sardine Nere marciassero insieme a Potere al Popolo a Napoli.

Il fascismo e la Lega si combattono sul serio, abbiamo compagni denunciati per le contestazioni alla Lega, non bastano gli sberleffi su Facebook, soprattutto da partiti e politici che sostengono leggi che aumentano il disagio sociale.