LA CORTE SUPREMA BOCCIA IL PROGETTO ISRAELIANO DI ANNESSIONI

0
60

Che il tema delle annessioni in Israele sia grande fonte di preoccupazione non è una novità: la posizione italiana in tal riguardo è ben nota e si affianca a quella europea, abbiamo come parlamentari italiani sottoscritto una lettera inviata al Premier Conte e lo ringrazio per aver ascoltato il nostro appello, ed io stessa sto depositando proprio in queste ore una risoluzione in commissione, sostenuta ampiamente dal mio gruppo parlamentare.
Leggo oggi che la Corte Suprema ebraica ha giudicato con incostituzionale la legge del 2017 sulle annessioni in Cisgiordania, una legge che avrebbe legalizzato insediamenti ebraici in Cisgiordania su terra privata palestinese. Stiamo parlando di circa 4mila abitazioni costruite dai coloni nella West Bank, perché “viola i diritti di proprietà e di uguaglianza dei palestinesi, mentre privilegia gli interessi dei coloni israeliani sui residenti palestinesi”.
Mentre la decisione della Corte ha scatenato le proteste dalla destra nazionalista e da Bibi stesso, l’altro primo ministro alternato Benny Gantz ha dichiarato che “la decisione della corte sarà applicata” e che il suo partito Blu Bianco “si assicurerà che sia rispettata”.

È però chiaro che Corte boccia di fatto il piano di estensione del Premier Netanyahu che ha già ridimensionato il proprio progetto arrivando a parlare di annettere solo una piccola parte dei territori.
Non siamo comunque tranquillizzati da questa “annessione soft” prospettata, ma prendiamo atto che anche all’interno del Paese si discute, si manifesta, si agisce per difendere il diritto di tutti i cittadini di quell’area, senza distinzioni.

La risoluzione sarà un ulteriore importante segnale in questa direzione, ringrazio sin da subito tutti i colleghi che hanno deciso di sottoscrivere questo atto parlamentare e mi auguro che tanti altri potranno fare lo stesso per dare un segnale forte, chiaro, unito.

Yana Ehm