Nel 2020, dunque, il fatturato dell’industria cosmetica in Italia è stato di 6,488 miliardi di euro (di cui 932 milioni in farmacia), in calo dell’8,7% sul 2019, ma la proiezione 2021-2020 vede una nuova crescita del 6,7%, si legge nei dati elaborati del Centro studi e Cultura d’impresa. Anche il fatturato del settore nella vendita in farmacia è sceso del 3,5%, ma tornerà a crescere del 3,3% nel 2021-2020. Secondo le previsioni di mercato del Centro Studi, comunque, nel 2022 la cosmetica nelle farmacie tornerà alla dimensione del mercato pre-Covid, grazie a una crescita del 2% nel 2022-2021 e di un altro 2,1% nel 2023-2022.
Ma il cambiamento è ancora in corso: il 66% dei consumatori ha cambiato il modo di fare acquisti a seguito della pandemia e l’88% continuerà a rivederlo anche nel 2021. Quindi le previsioni per il post pandemia vedono un e-commerce integrato, il materiale riciclato, il made in Italy e il green tra i trend trainanti il mercato, l’attenzione alla cura e alla pulizia delle persona con il permanere dell’attitudine a disinfettarsi le mani, la crescita dei piccoli attori del mercato, l’afflusso a punti vendita specialisti di categoria e forse una polarizzazione di consumi o strategia promozionali.
Insomma, la farmacia può ripartire anche grazie ai prodotti di cosmetica e al desiderio del consumatore di tornare a comprare ‘in presenza’, alla voglia di vedere e provare, e alla necessità di cura di sé dal punto di vista dell’igiene, ma anche della bellezza.