La mancanza di sostegno percepita e la realtà dei bonus sicurezza

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Come al solito, andando a letto presto, mi sveglio e leggo di quelli che sono i commenti a episodi successi mentre la maggior parte di voi era ancora sveglia.
Stamani è toccata la notizia degli scontri a Napoli per il coprifuoco richiesto dl presidente della Regione, appena rieletto con la maggioranza partenopea (una volta chiamata maggioranza bulgara) del 70 % di elettori.

Passo subito ai commenti degli scontri duri che ci sono stati – Leggo che una giornalista e conduttrice, in collegamento con il sindaco della città di Napoli – abbia chiesto a quale TRIBU’ appartenesse un manifestante che mostrava, a favore di telecamera, segni di manganellate ricevute, dichiarando di essere sceso in piazza a manifestare pacificamente e di essere stato caricato.
Posto che so che la manifestazione non era autorizzata, e che io sono fiera di dire (anche se pacifista) che provengo da una Tribù di guerrieri Kissi, la prima cosa che ci sarebbe da chiedere è perché le forze dell’ordine abbiano caricato con manganelli chi era lì a protestare pacificamente e come mai viene utilizzato un appellativo TRIBU’ che in quel contesto, non poteva essere un complimento (la domanda era “a che tribù sociale appartiene?”).

Ci sono le agenzia di stampa che fanno notare come a radunare la gente in strada non siano stati solo i commercianti, i lavoratori preoccupati per la mancanza di lavoro, i cosiddetti negazionisti (che però preferiscono dire che vogliono solo Verità), ma anche la camorra, i gruppi degli ultrà e gruppi neofascisti.
Da lì in un attimo i commenti si spostano sul fatto che la sinistra è assente e il vuoto viene colmato dalla destra. Subito dopo autodichiarazioni di pentiti di sinistra, di quelli che” il mio nonno era un partigiano, in famiglia abbiamo sempre votato PCI (l’originale suppongo) e adesso votiamo tutti la Meloni/Salvini“”””

Alle recenti elezioni regionali, un partito che dal nome “Comunista” potrebbe a tutti gli effetti sembrare un partito della sinistra cosiddetta radicale aveva dei manifesti con scritto “prova ad interessarti alle minoranza culturali quando sei disoccupato o non arrivi a fine mese, prova ad interessarti alla libertà di stampa e alla controinformazione quando hai solo la terza media, prova ad interessarti ai diritti LGBT quando sei costretto a dormire in strada – Prova ad interessarti ai cambiamenti climatici quando sei un disabile che non può lavorare e che ha perso il sussidio che gli spettava”, finendo con “Prima vengono i diritti sociali poi quelli civili”- Bene, anzi male, se questa è a sinistra alla quale si fa riferimento, capisco che uno si possa tranquillamente perdere e riconoscere nei discorsi della Meloni, in quanto faccio si fatica a differenziare le posizioni.

I diritti Sociali – il diritto all’abitazione, al reddito, alla sanità e all’istruzione devono esserlo per tutte e tutti. Chiedere all’ambiente e alle minoranze di aspettare significa escluderle e continuare ad opprimerle – indipendentemente se l’oppressore si professa neofascista o di sinistra.

E’ necessario un cambiamento totale di una politica a livello nazionale, per una politica che guardi al futuro, a lungo termine, per prima cosa bisogna cominciare seriamente a parlare di una patrimoniale, per quei criteri di progressività indicati nell’Art.53 della costituzione, dove chi ha di più è giusto che paghi di più. Con quelle maggiori risorse il paese potrebbe mettere e mantenere in piedi un sistema che garantisca maggiori diritti e sicurezze per tutte e tutti: lavoro, istruzione, sanità, abitazioni, servizi
A livello locale, continuare a riempirsi la bocca sulle addizionale IRPEF più bassa d’Italia non dovrebbe essere un vanto. La flat tax con i grandi redditi che pagano la stessa percentuale di un operaio non è segno di civiltà.

Per l’immediato, mentre va sempre più diventando realtà l’ipotesi di nuove misure ferree di chiusura per fronteggiare l’epidemia, ricordando cosa poteva essere fatto in questi mesi ma che non è stato fatto, senza fare polemica (anche se dovremmo aprire un capitolo apposta solo per la Ministra per i Trasporti che senza vergogna alcuna, ti spiega che “siamo l’unico paese ad avere una capienza di solo l’80% nei trasporti pubblici – ovvero 5 persone a metro quadro”), pensiamo a misure di sostegno serie che possano evitare rivolte anche in altre parti del paese.

Basta con le amministrazioni che vanno avanti dando dei contentini. Solamente un paio di giorni fa, il sindaco della città di Firenze annuncia sui social il Progetto Casa Protetta- 1.500,00 euro che ti dà il comune di Firenze per mettere le inferriate alla casa – un progetto che secondo l’amministrazione serve ad “aiutare i fiorentini a sentirsi più sicuri, anche nella propria abitazione”, mentre ancora aspettiamo l’attuazione della mozione a firma Palagi e Bundu, approvata in Consiglio COmunale a MAGGIO e anche sottoscritta dai capigruppo del PD e del M5S, che indicava dove reperire le risorse, senza tagli ai servizi, e impegnava il Comune a stanziare 6 milioni a sostegno di chi paga il prezzo delle misure) di contenimento – di chi lavora in grigio e anche di chi lavora in nero, di chi non ha alcuna forma di protezione per fronteggiare la chiusura, per fornire pacchi alimentari, buoni spesa, sostegno al pagamento delle bollette e ad un concreto sostegno all’affitto alle famiglie.

ad aprile è stata approvata in consiglio un’altra nostra mozione sulle residenze nella quale chiedevamo la sospensione dell’istruttoria degli atti avendo oggetto la cancellazione di residenza per irreperibilità fino a che non sarà estinta l’epidemia Covid-19. E’ notizia della settimana scorsa (OTTOBRE) del bambino fiorentino, di nazionalità italiana, che non si può iscrivere all’asilo, né avere un pediatra, perché cancellato dal registro anagrafico insieme alla madre, “per irreperibilità” anche se venivano regolarmente ritirate le comunicazioni all’indirizzo fornito, e in barba a quanto approvato nella mozione.

A luglio è stata approvata una nostra mozione in cui si chiedeva, oltre al sostegno per gli affitti e nuovi alloggi di edilizia popolare. il blocco degli sfratti fino a settembre 2021, mentre gli sfratti proseguono – solo due giorni fa è stata sfrattata una signora, portata via in manette e la porta della casa blindata.

Sono stanca anche di sentire dire che la sinistra (non intesa come centro sinsitra ) non ascolta la gente e lascia lo spazio alle destre
Lunedì chiederemo all’amministrazione che governa la città, dove sono i 6 milioni promessi e anziché stanziare 1.500,00 euro del progetto Casa Protetta per installare sistemi di sicurezza e dare una percezione di sicurezza con le porte blindate, di stanziare i fondi per garantire quelle che sono le reali sicurezze ai cittadini e le cittadine presenti sul territorio