La Meloni sfida il governo Conte con mille emendamenti: “Ecco serve davvero all’Italia”

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“Sono circa 1000 gli emendamenti che abbiamo presentato al dl Rilancio. Possono sembrare tanti ma la maggioranza ne ha presentati molti di più perché tutti vogliono modificare un decreto che è lontano anni luce dalle esigenze del Paese. Speriamo che ci sia la disponibilità ad ascoltare le nostre proposte. Perché adesso questo dl serve solo al governo per spartire le poltrone”. Così Giorgia Meloni ha presentato il piano di FdI in conferenza stampa alla Camera con il capogruppo Francesco Lollobrigida e il responsabile Economia, Maurizio Leo,sugli emendamenti al dl
Rilancio.

Per Fdi vanno eliminate “tutte le mance, le amenità e le misure del decreto che nulla hanno a che vedere con l’emergenza e concentrare tutte le risorse su tre assi d’intervento: difesa dei posti di lavoro; sostegno alle imprese e ai lavoratori autonomi; sostegno a famiglie e persone in difficoltà”. Sul primo punto, Fdi propone la riduzione del cuneo fiscale in favore delle imprese colpite dall’emergenza: l’eliminazione totale, per il periodo dell’emergenza, dell’obbligo di accordo sindacale per l’accesso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria e in deroga; la sospensione dei contributi sindacali per i lavoratori in Cassa integrazione; l’ampliamento della durata della Cassa integrazione almeno fino al termine del blocco dei licenziamenti previsto dal Decreto
Rilancio”.

Ci sono poi proposte sulla flessibilità dal lavoro: sospensione totale, per tutto il 2020, del Decreto Dignità anche per i contratti a tempo determinato; libertà di voucher in tutti i settori produttivi; libertà di voucher almeno in agricoltura. Per quanto riguarda il sostegno a imprese e autonomi, Fdi propone: la sospensione dell’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo d’imposta 2020 e abolizione del limite all’uso del contante; l’eliminazione del minimo contributivo previdenziale Inps per artigiani e commercianti; la riiduzione al 5% dell’aliquota IVA per settore alberghiero, somministrazione e trasporto passeggeri. Ed ancora: sostegno al settore turistico, utilizzando i 2.4 miliardi del bonus vacanze per attivare un meccanismo in grado di supportare concretamente gli operatori del sistema ricettivo; raddoppio del fondo per la tutela dei marchi storici italiani; estensione del contributo a fondo perduto anche a professionisti (ordinistici e non) e ai lavoratori dello spettacolo; riduzione ritenute alla fonte sui redditi di lavoro autonomo (10% per i lavoratori autonomi senza dipendenti e 5% per i lavoratori autonomi con dipendenti); proroga congrua dei termini di versamento dei tributi Unificazione degli anni fiscali 2019/20. Inoltre, “per le imprese che hanno subito un calo del fatturato nel trimestre marzo-maggio 2020, rispetto allo stesso trimestre 2019, pari almeno al 25% (o al 33% se co fatturato superiore ai 50 milioni), il versamento delle imposte sui redditi viene prorogato al 30 giugno 2021, consentendo la compensazione degli utili e delle perdite dei due esercizi”.

Fdi propone anche “un sostegno reale alla patrimonializzazione delle imprese” sostituendo “la farraginosa misura” prevista da dl
Rilancio con “ACE (Aiuto alla Crescita Economica) rafforzato: per le PMI destinatarie di conferimenti in denaro, innalzamento della percentuale di deduzione ACE (per tali conferimenti) dall’1,3 al 4,5 per cento nelle annualità 2020, 2021 e 2022; ’incentivo si applica anche sull’eventuale incremento di patrimonio netto dovuto alla realizzazione di utili. In caso di realizzazione di perdite 2020 le stesse sono trasformabili in credito d’imposta in base alla contestuale introduzione del meccanismo del carry back. Credito d’imposta per i soci: per le persone fisiche che effettuano conferimenti in denaro, credito d’imposta del 20% sulle ricapitalizzazioni effettuate nel 2020 e 2021”. Poi, “contributo a fondo perduto su versamenti Iva con l’obiettivo di sostenere immediatamente e in maniera automatica la liquidità delle imprese e dei lavoratori autonomi colpiti dall’emergenza COVID-19. Modalità di determinazione e ammontare massimo del contributo: a titolo di contributo a fondo perduto, i beneficiari trattengono direttamente il 50% dell’IVA sul fatturato dell’anno 2020, fino a un importo massimo di 100 mila euro”. “Beneficiari e requisiti d’accesso: imprese e lavoratori autonomi che hanno registrato una riduzione del fatturato nel trimestre marzo-maggio 2020 pari almeno al 25% rispetto al fatturato dello stesso trimestre 2019. Ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° giugno 2019, non si applica il requisito del calo di fatturato”.

Per quanto riguarda le misure per famiglie, Fdi chiede l’introduzione di un assegno di solidarietà che prevede: un’assegno di 300 euro a persona aumentato di 250 euro per ogni figlio a carico durata 12 mesi requisiti: chi è privo di reddito valori mobiliari familiari massimo 10.000 euro valore immobiliare solo la prima casa finanziato con abolizione di reddito di cittadinanza e risorse destinate al reddito di emergenza. C’è un “pacchetto disabilità”, con maggior sostegno ai nuclei familiari con presenza di disabili. Inoltre: incremento di 20 milioni del Fondo per le scuole paritarie; incremento di 110 milioni sia del Fondo sostegno; locazioni sia del Fondo mutui prima casa; compatibilità del bonus baby sitter con la fruizione del congedo parentale; aumento congedi parentali da 30 a 40 giorni; aumento della copertura dei congedi parentali fino all’80% dello stipendio (ora è il 50%); contributo straordinario per nuclei familiari con figli a carico che si trovano in situazione di difficoltà economica.                                                                fonte                                                                                                                                                                   pd-m5s-23210695/”>https://www.iltempo.it/politica/2020/06/09/news/giorgia-meloni-fdi-sfida-governo-giuseppe-conte-con-mille-emendamenti-al-dl-rilancio-poltrone-pd-m5s-23210695/