LA RAGGI CHIUDE I CAMPI ROM E ZINGARETTI DICE CHE È UNA MINACCIA

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Ieri, grazie all’opera di legalità, sicurezza e decoro avviata dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, è iniziato lo sgombero dell’area F del campo rom di Castel Romano. Una trentina di persone sono state allontanate, perché è stato accertato che quelle famiglie avevano ampiamente risorse per provvedere autonomamente a una sistemazione, mentre altre famiglie hanno accettato di aderire al progetto di inclusione sociale del Comune di Roma che prevede il trasferimento temporaneo in strutture di co-housing destinate all’emergenza abitativa e solo successivamente l’assegnazione di una casa popolare, nel rispetto delle graduatorie vigenti. Queste persone hanno inoltre sottoscritto il ‘Patto di Responsabilità Solidale’, con il quale si sono impegnate a trovare un regolare lavoro e, cosa ancor più importante, a mandare i propri figli a scuola. La Raggi è stata attaccata, dicendo che ha assegnato gli alloggi comunali prima ai Rom che ai romani, se si ha voglia di fare polemica, allora bisognerebbe dire che la Sindaca più popolare del Movimento 5 Stelle è stata la prima che si è davvero impegnata per la chiusura dei campi Rom a Roma, che costano all’amministrazione milioni e che esistono da decenni. A testimonianza di ciò, bisogna ricordare che dal 2017 sono già stati chiusi Camping River, Foro Italico e Schiavonetti. E questi, come scrive Virginia, sono fatti, non chiacchiere. Di bassissimo livello l’attacco di Zingaretti che pochi giorni fa in diretta tv ha detto che per Roma la Raggi è una minaccia. Sarebbe interessante vedere cosa ne penserebbero i romani se si candidasse anche lui alle amministrative del prossimo ottobre…