LA SFIDA DELLE SOCIETÀ PUBBLICHE FRA HOUSING E MERCATO: CONVEGNO CONFSERVIZI PIEMONTE

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Palazzo Madama, aulica sede del Senato regio nel cuore di Torino, ha ospitato ieri mattina il prestigioso convegno di rilevanza nazionale dedicato agli scenari giuridici attuali e alle prospettive future degli enti economici strumentali della PA

Torino capitale della cabina di regìa su presente e quadro evolutivo delle società partecipate a livello statale e locale: una categoria ordinamentale che, in forza della rilevanza dei numeri relativi al volume d’affari e al contributo al reddito dell’azienda Italia, si configura come un autentico settore industriale dotato di propria fisionomia.

Per questo motivo l’associazione categoriale Confservizi UtilItalia AssTra, relativamente alle articolazioni del Piemonte e del Nord Ovest, si è fatta promotrice dell’incontro che ha fornito un’esaustiva analisi, non solo tecnica ma di indirizzo politico amministrativo nell’interesse generale, sul coordinamento fra le normative susseguitesi dal 2016, anno di entrata in vigore del decreto Madia (dal nome dell’allora Ministro della pubblica amministrazione), al 2023, anno di adozione del nuovo codice dei contratti pubblici del Governo Meloni.

Sette anni in cui il panorama delle società pubbliche e partecipate ha subito evoluzioni che, in ragione della necessità di adeguarsi alle direttive e alla giurisprudenza dell’Unione Europea in tema di libero mercato e di conseguente vincolo alla riduzione delle tentazioni dirigiste permeanti la sfera politica non solo territoriale, hanno accresciuto gli obblighi e le responsabilità in carico alle cosiddette aziende pubbliche in housing: espressione con la quale si indicano quei casi dove le amministrazioni pubbliche sono orientate ad autoprodurre quei beni e servizi che sono strumentali all’esercizio delle loro funzioni istituzionali.

Una linea di confine, quella fra housing e affidamento al mercato, su cui negli anni più recenti il legislatore, sebbene in forme andate attenuandosi in special modo nel 2023, è intervenuto evidenziando una certa diffidenza nei confronti della modalità dell’auto produzione, obbligando le pubbliche amministrazioni istitutrici delle relative società a fornire una spiegazione motivazionale – che viene meno per gli affidamenti delle prestazioni cosiddette strumentali, ampio scibile oggetto di discussione politico giuridica e che esclude soltanto i cosiddetti servizi pubblici locali – e ad attenersi al prezziario medio stabilito dalla Consip, il soggetto pubblico di unificazione delle stazioni appaltanti.

In ogni caso, le società pubbliche e partecipate assolvono una funzione molto importante nel regime di mercato in cui sono chiamate a operare e confrontarsi e che non le esenta dalla necessità di dover in molti casi confrontarsi e competere con i beni e i servizi delle stesse categorie merceologiche offerti dal settore privato, con tutto ciò che consegue anche per ciò che attiene alla responsabilità dei controllanti e degli amministratori e l’assoggettamento alle procedure della crisi d’impresa.

Nello stesso tempo, nelle società miste dove l’ente pubblico detiene una partecipazione di minoranza, laddove entri in gioco il valore costituzionale dell’interesse sociale dell’attività svolta, l’ordinamento prevede maggioranze qualificate ovvero diritti speciali in capo al socio pubblico.

Sono stati diversi e tutti ugualmente prestigiosi gli interventi che si sono susseguiti, fra cui la relazione svolta dall’onorevole Roberto Garofoli, presidente della prima sezione consultiva del Consiglio di Stato e già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri durante il Governo Draghi.

Confservizi, sindacato indipendente di cui fanno parte le associazioni UtilItalia e AssTra trasporti – riunisce 600 imprese dei servizi pubblici con oltre 100.000 dipendenti, un valore della produzione prossimo ai 5 miliardi e utili aggregati consolidati superiori al miliardo mezzo. Presidente a livello nazionale è Francesco Macrì, a livello regionale per il territorio piemontese (comprensivo altresì della Valle d’Aosta) è Sandro Baraggioli, Direttore Sergio Bianchi.

Dir politico Alessandro Zorgniotti