L’ALTRA FIRENZE!

0
65

FIRENZE – Ci sono città, luoghi e musei in Italia (ed all’estero) che propongono bellezze artistiche uniche e conosciutissime; pure, quegli stessi luoghi, città e musei a volte celano piccole perle, capolavori da scoprire con un’attenzione maggiore, per una più completa soddisfazione di cuore, mente e spirito.

Prendiamo questa meravigliosa città, Firenze, capolavoro del Rinascimento; a tutti sono noti gli Uffizi, Santa Croce, Palazzo Pitti, Palazzo e Ponte Vecchio, San Miniato al Monte… e l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo. Ebbene c’è “un’altra Firenze”; noi vi proponiamo oggi qualcosa di diverso – assolutamente non esaustivo – ovvero alcuni luoghi meno noti ma affascinanti e curiosi, ricchi di aneddoti, leggende e storia, meritevoli di nuova o maggiore attenzione da parte dell’intelligente e sensibile visitatore.

Santa Maria Maggiore è una delle più antiche chiese di Firenze (sorta prima del sec. XI) ricostruita da “un maestro buono” (parole del Vasari) nel XIII sec.. La sua torre campanaria ha incorporata una piccola testa di donna, “la Berta”, di tarda epoca romana; a questo nome dato dai fiorentini sono legate alcune leggende. Ve ne proponiamo due. Secondo una versione, questa Berta era una donna che, nel 1327, vedendo passare Cecco d’Ascoli trascinato al rogo lo derise venendo da questi pietrificata; un’altra, forse più verosimile, afferma che la testa ricorda la Berta che morendo lasciò tutti i suoi averi perché fossa installata sulla torre una campana che ricordasse le ore di apertura e chiusura delle porte della città.

La Casa alla rovescia è situata in borgo Ognissanti ed è legata ad un acuto e vecchio aneddoto, che interessa un certo signor, o meglio, messer Baldovinetti che voleva a tutti costi rendere felice la sua signora ed abbellire la sua dimora con un bel balcone. Fatto sta però che all’epoca (1533 – il periodo è quello che precede la morte del duca Alessandro de’ Medici, assassinato nel 1537, quando salì al potere, a soli 17 anni, Cosimo I°, figlio del condottiero Giovanni delle Bande Nere e di Maria Salviati) la Signoria non voleva rilasciare altre concessioni edilizie per terrazzi e balconi, per cui bocciò ripetutamente la richiesta. Però all’ennesimo ricorso del Baldovinetti il duca rispose “sì, alla rovescia”, intendendo dire “no” sperando così di dissuaderlo, ma il messere accettò la sfida e fece costruire questa casa, ancora oggi visibile, così strana.

In mezzo alla piazza della SS Annunziata si trova il monumento a Ferdinando I° del Giambologna, ma la particolarità di questo luogo non sta nel pur imponente cavaliere ma nel basamento in cui si vede un gruppo di 91 api, con la regina al centro e le operaie disposte tutte intorno in cerchi concentrici: in alto si legge la scritta “Maiestate tantum“ “soltanto per sua Maestà”, che divenne il simbolo araldico di Ferdinando, simboleggiante lui (ape regina) ed i suoi sudditi (lo sciame d’api). In questa targa è possibile leggere anche una più sottile allegoria del sistema mediceo, in cui ciascuno aveva un suo precipuo compito, il sovrano che regge l’ordine ed il benessere e il popolo che lo serve con obbedienza e piena collaborazione.

Il Bargello, ad oggi uno dei musei più frequentati d’Italia e punto di riferimento a livello mondiale per la scultura rinascimentale, è ricco di primarie ed importanti opere di Michelangelo, Donatello, Luca della Robbia, Cellini ecc.

Del Bargello (il termine bargello – ant. Barigello – deriva dal latino medievale barigildus, di origine longobarda) citeremo qui solo un’opera su cui vi consigliamo di soffermarvi particolarmente per l’incanto della sua signorile bellezza: La Dama col mazzolino, talvolta indicata come la Gentildonna dalle belle mani. E’ una scultura in marmo di 60 cm di altezza, realizzata verso il 1475 da Andrea del Verrocchio; non si conosce il nome del soggetto e secondo alcuni rivela nell’eleganza delle mani l’intervento di Leonardo.

Il Chiostro dello Scalzo. Questo luogo è stato recentemente aperto dopo essere rimasto chiuso per parecchi mesi, in quanto sono appena terminati i restauri della facciata esterna danneggiata nel maggio del 2019 da un furgone in manovra che aveva urtato la parte sinistra dell’arco sommitale del portale d’ingresso, frantumandolo in tre pezzi. Si trova in via Cavour, all’altezza di Piazza San Marco, ed è uno dei luoghi di Firenze capace di accogliere il turista raffinato in silenzio, dove lo spirito trova stupore e raccoglimento. Costituiva l’atrio di accesso alla cappella della Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni Battista, fondata nel 1376 e fu eretto su progetto di Giuliano da Sangallo; con i suoi preziosi affreschi monocromi di Andrea Del Sarto (1509-26) è sicuramente uno di quei luoghi speciali che meritano di essere visitati… non perdetevelo!

Il tabernacolo delle Fonticine è uno dei più bei tabernacoli di Firenze. Composto da una grande pala robbiana e dotato anche di una vasca con fontanelle, si trova in via Nazionale, a pochi passi dal mercato di San Lorenzo. Realizzato da Girolamo della Robbia nel 1522, fu così chiamato per la presenza delle sette teste di cherubini che erogano acqua. Come molti a Firenze è dedicato alla Vergine Maria.

Forse qualcuno di questi sei “punti culturali” vi era già noto e sicuramente ve ne sono degli altri similmente poco conosciuti. Con questo articolo noi abbiamo solo voluto proporvi un punto di vista ed un itinerario di visita diverso, che ognuno – pur se ha già visitato questa elegante e raffinata, oltre che ricchissima d’arte e cultura, città di Firenze, una o più volte – può soggettivizzare a piacere preparando anticipatamente la prossima vacanza, con la certezza che non rimarrà deluso.

Bibliografia minima consigliata.

“L’ineguagliabile” Guida rossa d’Italia del Touring Club Italiano;

Non sei mai stato a Firenze se… – Wikipedro (Mondadori);

Pochet Firenze della Lonely Planet

Franco Cortese Notizie