LAVORI DI BONIFICA PER LA PROVINCIA DI VERONA IN DIFESA DEL TERRITORIO

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LAVORI DI BONIFICA DA AMIANTO NEL CANTIERE DI COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE SANTA CHIARA TRENTO 10 MAGGIO 2012 FOTO PAOLO PEDROTTI - Archivio ufficio stampa Provincia Autonoma di Trento

AMBIENTE. IN PROVINICIA DI VERONA, FINANZIAMENTI DALLA REGIONE PER QUASI 4 MILIONI DI EURO A 3 INTERVENTI DI BONIFICA. BOTTACIN, “IMPORTANTI CONTRIBUTI AI COMUNI PER TUTELA TERRITORIO”

 

“Continua la nostra massima attenzione per la risoluzione delle diverse problematiche ambientali. In tal senso, proprio per dare risposte concrete al territorio, con quasi 4.000.000 di euro abbiamo finanziato 3 importanti interventi in provincia di Verona: uno nel capoluogo e gli altri due a Valeggio sul Mincio e a Legnago”. Così l’assessore all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, comunica l’approvazione della delibera con cui, su sua proposta, la Giunta regionale ha promosso i contributi per le tre realtà veronesi. 

L’intervento nel capoluogo scaligero riguarda, precisamente, l’area di proprietà comunale dell’ex Arsenale Austriaco dove erano stati rinvenuti superamenti dei valori limite per la matrice terreni. Il comune aveva attivato l’iter previsto per i siti contaminati. A seguito dell’esecuzione della caratterizzazione ambientale dell’area e della successiva analisi di rischio, si è pertanto reso necessario predisporre un puntuale progetto di bonifica. “L’obiettivo è la messa in sicurezza permanente del sito – spiega l’assessore regionale -. L’operazione consiste nell’asportazione e successivo smaltimento di eventuali punti di contaminazione circoscritti, nella posa di una geogriglia monolitica e nella successiva stesura di terreno certificato. Per questo intervento, in aiuto al Comune, abbiamo messo a disposizione 1.000.000 euro”.

A Valeggio sul Mincio, invece, l’area oggetto dell’intervento è ubicata in località Ca’ Baldassarre, dove insiste la Discarica Controllata per il Trattamento dei Rifiuti Solidi Urbani, attualmente in fase di post esercizio. “Presso l’area sono stati rilevati superamenti per i limiti della matrice acque sotterranee – sottolinea Bottacin -. La gestione post operativa avrebbe dovuto essere a carico della società che gestiva la discarica, ma attualmente sta agendo il comune in via sostitutiva”. Sono state svolte, quindi, indagini ambientali con lo scopo di comprendere le cause dei superamenti riscontrati nelle acque sotterranee. “Dalle analisi svolte è emersa la necessità di eseguire la copertura definitiva della discarica in post mortem – prosegue l’Assessore all’Ambiente – mediante l’impermeabilizzazione del pacchetto di copertura sommitale.