Lavori in corso

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Sono stato alcuni giorni in montagna, e con la mia automobile sono transitato per una strada a due corsie parzialmente interrotta da alcuni lavori in corso. In parole povere, come capita spesso, la circolazione si svolgeva a senso unico alternato, ed era regolata da un semaforo

Ovviamente, quando si attende, il tempo sembra non passare mai, ma sicuramente ci abbiamo messo un bel po’ a superare l’interruzione e a riprendere il nostro cammino.

Perché una strada con dei lavori in corso può interessarci per una nostra chiacchierata? Ripensando a come si svolge il passaggio dei veicoli in questi casi, possiamo dire che appena scatta il verde, tutte le automobili in fila da quel lato partono, e la fila procede fino a che non scatta il giallo e poi il rosso. A questo punto il corteo supera l’ostacolo e dopo un po’ riparte il transito nel senso opposto. Poi la storia si ripete, e alla fine siamo tutti passati e abbiamo continuato i nostri viaggi.

Certo, qualcosa di simile capita sempre ad ogni incrocio regolato da un semaforo o da un vigile. Però in questo caso, siccome il tratto interrotto era molto lungo, forse si sarebbe potuto regolare altrimenti la durata del verde da ciascuna parte. In tal modo i tempi morti sarebbero stati ridotti al minimo, e tutti ne avrebbero giovato.

Già il matematico Furio Honsell nel suo libro L’algoritmo del parcheggio si chiedeva se dal punto di vista matematico si potessero far considerazioni sul modo di guidare e sui comportamenti ottimali da tenere al volante, in questo momento i comportamenti ottimali devono tenerli anche coloro che gestiscono la strada.

Pure al ritorno mi è capitato un incolonnamento tosto: dovevo uscire dall’autostrada a Trieste all’ultimo casello della A4, ma i suggerimenti lungo il tragitto consigliavano di uscire qualche casello prima.

Unico problema: le uscite precedenti non avevano sufficienti sportelli per riuscire a smaltire le tante automobili, e anch’io che posseggo il Telepass ho dovuto attendere in colonna che i tanti utenti pagassero in contanti il pedaggio. Quando finalmente ero giunto a pochi metri dal casello, finalmente ho potuto svicolare e prendere l’uscita a me riservata.

Anche qua ci sarebbero alcuni commenti da fare: siamo tutti a favore dell’ecologia, e quindi dei risparmi. E allora, perché non siamo anche un po’ egoisti, e per risparmiare tempo, benzina e anche nervosismi, non ci forniamo di un accessorio che ci permette di non fermarci ogni volta che entriamo o usciamo dall’autostrada? Ricordiamo che tutto il tempo risparmiato da ciascun automobilista, sarà poi tempo risparmiato dalle decine di automobilisti dietro di lui.

La matematica è fatta anche da ragionamenti che ci possono migliorare la vita.

Giorgio Dendi