LAVORO, INCIDENTI DAMIANO: “ESTENDERE TUTELE INAIL CONTRO DANNI”

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“Ci auguriamo che il Governo e il Parlamento prendano in considerazione una proposta relativa alla estensione delle tutele Inail per i danni derivanti dagli infortuni sul lavoro e dalle malattie professionali.”

Lo dichiara Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail. “Su questa necessità – continua – l’Istituto concorda, a partire dal suo presidente Franco Bettoni che ha più volte sollecitato questa soluzione con il pieno consenso del Consiglio di Amministrazione, del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza e della tecnostruttura. Si tratterebbe di portare l’attuale franchigia del 6% al 4%, venendo incontro alla giusta richiesta di tanti lavoratori vittime di infortuni sul lavoro, anche derivanti dal Covid, attualmente esclusi dalle tutele.

Occorre preservare l’integrità psico-fisica di lavoratori e lavoratrici che subiscono comunque menomazioni di rilievo. Si tratta di una platea riconducibile a circa 20.000 casi all’anno, a partire dal 2021, per un costo, calcolato dall’Inail, di poco più di 46 milioni di euro all’anno che non comporterebbero oneri per la finanza pubblica trovando copertura nei risparmi dell’attuale tariffa dei premi. Si tratta di una scelta sociale a costo zero, che non può trovare quindi nessuna obiezione circa la necessità del reperimento di risorse finanziarie.

Del resto, quali obiezioni si potrebbero muovere all’Inail visto che ha realizzato un risparmio di 34 miliardi di euro depositato presso il Mef, ministero vigilante che autorizza l’utilizzo delle risorse. Miliardi che rendono zero all’Istituto e che, anziché concorrere solamente alla diminuzione del debito pubblico come avviene adesso, potrebbero in parte essere restituiti alle imprese che fanno prevenzione e ai lavoratori al fine di migliorare le tariffe degli indennizzi.” “Investire in prevenzione, anche a fronte dell’attuale aumento dei morti sul lavoro, non è una priorità del Governo e di tutti?”, conclude Damiano.