LAVORO: ORLANDO INCONTRA MINISTRA DEL COMMERCIO ESTERO DELLA SVEZIA, ANNA HALLBERG

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“Sappiamo che in Svezia c’è una forte tradizione di contrattazione collettiva che ha valorizzato il ruolo dei sindacati e il potere di acquisto dei lavoratori. Non avere, però, una cornice per salari minimi in Europa significa subire un dumping salariale che l’Unione Europea ha visto crescere in questi anni e che l’Italia paga particolarmente in termini di delocalizzazioni di imprese”

Lo ha detto oggi il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, durante il colloquio bilaterale con la ministra per il Commercio Estero e gli Affari Nordici della Svezia, Anna Hallberg, chiedendo che il suo Paese faccia un passo nella direzione di una mediazione sul tema del salario minimo, per consentire che si arrivi a una direttiva europea.

“Noi siamo per sostenere una linea che tenga conto anche della posizione della Svezia – ha continuato il ministro – distinguendo i vari Paesi, creando delle regole che siano adatte anche ai paesi dove c’è una contrattazione più forte, però non crediamo che si possa arrivare a una direttiva che non sia direttamente applicabile negli ordinamenti interni.

Per questo chiediamo alla Svezia di fare un passo a favore dell’approvazione di una direttiva – ha concluso Orlando – perché altrimenti il rischio è che in questo vuoto legislativo, alcuni paesi che non hanno né sindacato forte né salario minimo comprimano eccessivamente i diritti dei lavoratori con effetti negativi anche sui lavoratori dei Paesi concorrenti. Il salario minimo, in un quadro europeo, può integrare la contrattazione”.