LAVORO: UN DISEGNO DI LEGGE PER PROTEGGERE CHI DENUNCIA I PROPRI AGUZZINI

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Lo sfruttamento del lavoro in tutte le sue forme non si arresta e le persone che vogliono denunciare i propri aguzzini hanno disperato bisogno di un accompagnamento alla legalità

Purtroppo le norme attuali non garantiscono un percorso che dia loro un’alternativa, strappandole al ricatto di mafie e caporali; è per questo che abbiamo presentato un disegno di legge per il contrasto dello sfruttamento lavorativo e l’emersione del lavoro nero”, dichiarano i senatori Tommaso Nannicini e Sandro Ruotolo, primi firmatari del testo depositato in Senato.

La proposta prevede la presa in carico delle persone che denunciano chi le sfrutta, attraverso un programma di protezione, alloggio, garanzia del reddito per 24 mesi, formazione mirata e tutela. Un programma di protezione che si estende anche ai congiunti e parenti conviventi, fino al secondo grado, e a coloro che si trovano presso lo stesso luogo di lavoro o presso lo stesso datore di lavoro, nelle medesime condizioni di sfruttamento lavorativo delle persone denuncianti o dichiaranti.

Un altro aspetto importante del disegno di legge è contenuto nell’articolo 3 ossia l’istituzione da parte del prefetto, in collaborazione con l’Ispettorato nazionale del lavoro, di un ufficio per la protezione, assistenza e tutela delle persone che denunciano e che coordini gli interventi di organi pubblici, enti locali, enti privati, associazioni o consorzi tra enti, associazioni sindacali e di volontariato in una rete integrata di assistenza sanitaria, abitativa e lavorativa, per l’esecuzione del programma di protezione individuale o collettiva volto all’emersione della condizione di irregolarità lavorativa. Un vero percorso di regolarizzazione e di formazione lavorativa anche con l’avviamento verso iniziative 

imprenditoriali.