Forze politiche come Lega e Fratelli D’Italia al posto di approfondire e capire i veri motivi che allontano le persone dal praticare alcune attività, continuano con la campagna denigratoria nei confronti del reddito di cittadinanza.
Ovviamente, trascurando il tema dei contratti capestro e delle paghe troppo basse.
La strategia da mettere in atto per affrontare seriamente il problema del lavoro povero comprende invece il reddito di cittadinanza e il salario minimo.
Il reddito di cittadinanza è strumento di contrasto alla povertà che lo Stato garantisce ai cittadini in difficoltà, ritenendo che sotto una certa soglia non si possa vivere.
A questo si devono naturalmente affiancare progetti di inclusione e di formazione, per consentire ai percettori di reddito che sono occupabili di fare ingresso nel mercato del lavoro.
Altro tassello fondamentale per intervenire contro retribuzioni basse è il salario minimo, solo così potremmo veramente garantire un’esistenza libera e dignitosa ai lavoratori, attuando quanto previsto dall’art. 36 della nostra Costituzione.
Noi del MoVimento 5 stelle siamo stati tra i primi a proporre il salario minimo a 9 euro, una iniziativa a prima firma della collega Senatrice Nunzia Catalfo, che è stata recentemente incardinata in Commissione Lavoro Senato.
Il MoVimento 5 stelle vuole dare dignità a tutti i lavoratori.
