L’e-commerce sostiene il retail in crisi per la pandemia

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Serrande abbassate e crescita del canale online hanno condotto i retailer italiani ad affidarsi alle nuove tecnologie, con un aumento dell’investimento nel digitale che nel 2020 è passato al 2% circa del fatturato rispetto all’1,5% del 2019. L’incremento è però un effetto combinato di due andamenti contrapposti: crescita degli investimenti e calo del fatturato generale. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, condotto sui primi 300 retailer per fatturato presenti in Italia con negozi fisici e 312 pmi del commercio. Durante il primo lockdown, per circa due mesi, il 57% dei punti vendita italiani ha chiuso i battenti e, durante l’anno, le vendite al dettaglio totali, nei soli comparti di prodotto, hanno registrato un calo del 12,6% rispetto al 2019. La penetrazione dell’e-commerce nell’ambito dei prodotti è passata dal 6% del 2019 all’8% del 2020 sul totale retail. “Il digitale – evidenzia lo studio – è diventato strumento essenziale per la sopravvivenza del commercio”. Il 77% dei top retailer italiani ha effettuato investimenti tecnologici, il 48% ha assunto nuovo personale dedicato alle operatività e-commerce, l’88% ha consolidato l’infrastruttura logistica e l’uso dei punti vendita a supporto dell’online, il 70% ha implementato cambiamenti organizzativi. Anche le pmi “hanno compiuto il tanto atteso atto di moto verso il digitale”: il 64% ha lanciato almeno una nuova modalità di contatto e di vendita (come app di messaggistica, telefono, email) e l’84% ha mantenuto attive le innovazioni anche in fase di riapertura dei negozi. Con l’allentamento delle restrizioni alla mobilità, i player del commercio hanno poi introdotto nuove soluzioni tecnologiche contingenti all’emergenza, come i sistemi di prenotazione da remoto della visita in negozio, soluzioni di gestione virtuale delle code e soluzioni in grado di garantire il distanziamento sociale nel punto vendita. Nel 2020 top retailer e pmi hanno inoltre lavorato per rafforzare l’offerta di innovativi metodi di pagamento e per digitalizzare, in senso più ampio, l’esperienza fisica di acquisto. Per il futuro “al Retail è richiesta una trasformazione strutturale per recuperare efficienza su tutti i processi e trasferirla in attività ad alto valore aggiunto per i clienti. Il digitale, in tale contesto, può rappresentare un valido alleato”.

Fonte: Politecnico di Milano