Le estrazioni del SuperEnalotto

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Ci risiamo! Dal 7 luglio qualcosa è cambiato nel SuperEnalotto, poiché adesso le estrazioni settimanali non sono più tre, ma quattro: martedì, giovedì, venerdì e sabato

La spiegazione di questa variazione è legata alle inondazioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna, e gli incassi, ma anche tutti i ricavi della Concessionaria, saranno devoluti alla Protezione Civile di questa regione.

Certo, un’iniziativa lodevole e può sembrare fuori luogo fare ragionamenti su questo progetto che aiuta una regione nel momento del bisogno.

Però, e l’avevo già detto nei miei precedenti interventi, quando si valuta un evento che coinvolge dei soldi, bisogna fare il conteggio delle entrate e delle uscite.

Le prime volte che mi ero interessato alla questione, avevo seguito un video di Milena Gabanelli che confermava le mie supposizioni, e ho notato che anche lei aveva fatto il conto dei profitti e delle perdite, prima di trarre le sue conclusioni.

Facciamo anche noi oggi un calcolo analogo.

Sappiamo che la massa dei giocatori perde: anche se potrebbe esserci qualche singolo scommettitore che guadagna, ce ne saranno altri (tanti altri) che perdono per sovvenzionare la sua vincita. E tanti si indebitano o sono percettori di sussidi, insomma, sono persone che non dovrebbero giocare.

Il calcolo che non si fa di solito invece riguarda lo Stato italiano, che, all’apparenza, guadagna sempre più da quando sono stati introdotti i vari “gratta e vinci”, azzardo on-line, video-lottery e altre forme di gioco. Certo, lo Stato ci guadagna, ma la gran parte dell’importo derivante dalle scommesse va alla Sisal e quindi alla società inglese CVC, oppure alla Lottomatica.

Allora non è lo Stato a guadagnare la maggior parte degli incassi derivanti dal gioco d’azzardo, ma qualcosa gli resta comunque. Però appena guardiamo l’altro piatto della bilancia, vediamo che è lo Stato, non sicuramente la Sisal o Lottomatica, a dover gestire le persone in terapia per ludopatia. E poi… quando avviene una truffa, siamo sempre noi a dover pagare i danni, come nel caso del mio concittadino triestino che a suo tempo ha rubato 2.044.190 euro alla Regione Friuli-Venezia Giulia, dove lavorava, e che non ha sicuramente restituito, poiché se li era giocati. In questo caso, i soldi sono stati rubati a tutti noi cittadini.

Insomma, mi viene da pensare che se il ricavato dell’estrazione aggiunta andrà alla Protezione Civile, ci sarà un grosso importo di perdita che costerà alla società.

Almeno, per il momento, è stata vietata la pubblicità sull’azzardo che vedevamo con Bisio, Totti, ed altri personaggi noti.

Giorgio Dendi