Sartori non parla di lavoro ma sogna uno stadio per il frisbee
Il Leader delle Sardine Mattia Sartori getta la maschera e si candida con il PD.
La natura delle sardine era chiara a tutti sin da subito, un movimento creato dallo stesso PD per cercare di ritrovare un appeal tra i giovani più orientati a sinistra, infatti all’interno delle loro manifestazioni “contro le destre” erano sempre presenti le bandiere dell’unione europea in primo piano mentre quelle rosse con la falce e martello venivano fatte ammainare per non offendere la sensibilità di chi ha creato e manovrato sin dall’inizio tutto il movimento.
Mattia Sartori, fondatore e portavoce del movimento delle Sardine nato in Emilia per fare fronte contro la conquista della Regione rossa per antonomasia da parte della Lega di Matteo Salvini, si candida alle Comunali di Bologna del prossimo 3 Ottobre nelle liste del Pd di Enrico Letta a sostegno della corsa del candidato del PD Matteo Lepore. Sulla candidatura il leader delle sardine ha dichiarato: “E’ una mia scelta che ho condiviso nel comitato esecutivo e che rispecchia una linea nazionale che da tempo stiamo seguendo. E’ il momento in cui si mette la faccia e si presidia la politica nelle istituzioni. A Bologna come in altre città”.
Svelato quindi il vero volto delle sardine, un progetto creato artificialmente dal PD (cosa che abbiamo sempre denunciato sin dall’inizio) per continuare a portare avanti una politica dannosa per i lavoratori e funzionale solamente a Confindustria e alle classi più agiate e per distogliere l’attenzione del popolo dalle questioni importanti come casa, lavoro e sanità, infatti la proposta di spicco della sardina Sartori è stata quella di costruire nella città di Bologna uno “stadio per il frisbee”.
Cambiano le facce ma gli intenti rimangono sempre gli stessi.
La verità è sempre rivoluzionaria
