LE TELE DEL TIEPOLO RESTANO IN MANO PUBBLICA

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Dopo le polemiche e il nostro appello ai ministri della cultura e dell’economia

Le sette tele del Tiepolo che erano state messe all’asta e per le quali la famiglia Benetton aveva avanzato un’offerta di 1 milione e 800 mila euro, lo Stato, tramite il segretario generale del Mibact, Salvatore Nastasi, ha annunciato ieri sera la decisione di acquisire in via di prelazione la serie di opere del grande artista veneziano. La vicenda, denunciata dal Codacons, aveva indignato il mondo della cultura, arrivando fino in Parlamento.

Il gruppo del Movimento 5 Stelle in Senato aveva dunque esortato lo Stato ad esercitare il diritto di prelazione, che sarebbe scaduto lunedì prossimo.

E lo Stato, fortunatamente, anche se in extremis, è intervenuto. Dichiarati di interesse artistico e storico eccezionale nel 1989, gli affreschi furono rimossi con la tecnica dello strappo nel marzo del 1945 per salvarli dai bombardamenti, mentre qualche anno fa era stata firmata una convezione con Palazzo Barbaran Da Porto di Vicenza, sede della Soprintendenza, del Centro Internazionale Andrea Palladio e del Palladium Museum, dove attualmente sono conservati e dove grazie al cielo resteranno, per essere goduti dal pubblico.

Quando ieri ho letto la notizia, mi sono davvero emozionato pensando che nel nostro piccolo abbiamo contribuito affinché questi capolavori restassero patrimonio della Soprintendenza fruibili al grande pubblico. Guardate questo quadro del Tiepolo, La Nobiltà e la Virtù abbattono l’Ignoranza, e vi renderete conto di quanta bellezza sia in grado di regalare la sua Arte

Mauro Coltorti