Legge anti-bullismo: per i casi più gravi previsto allontanamento dalla famiglia

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Approvata oggi dalla Commissione di Giustizia della Camera la legge anti-bullismo, che entrerà in aula lunedì prossimo. Nei casi più gravi di bullismo il ragazzo potrebbe essere allontanato dalla famiglia e posto in una casa famiglia.

La legge anti-bullismo è stata approvata oggi dalla Commissione di Giustizia della Camera dei Deputati, e prevede, oltre al numero verde per le vittime di bullismo e pene più aspre per i maggiorenni, la possibilità, nei casi più gravi, di allontanare il bullo dalla famiglia. I voti a favore della proposta sono arrivati dalla maggioranza, mentre il centrodestra ha votato no.
Numero verde per le vittime

Il numero verde istituito per le vittime di bullismo è il 114. In Commissione è anche stato discusso come approcciarsi con tale tipo di reato: mentre il centrodestra con Lega e Fratelli d’Italia puntava all’inserimento di un reato del bullismo, con la reclusione in carcere da sei mesi a 4 anni, M5S e Pd guardava più alle tecniche di prevenzione e rieducazione del bullo.
Ai maggiorenni la pena, ai minorenni la prevenzione: pene anche per i genitori

Per i maggiorenni il bullismo potrebbe avere le stesse conseguenze dello stalking, poiché dal punto di vista penale per le pene i due reati risultano accomunabili (articolo 612 bis del codice penale), mentre per i minorenni si è optato per un percorso di rieducazione. La legge modifica anche le sanzioni pecuniarie nei confronti dei genitori che si rifiutano di mandare i figli a scuola. Fino a questo momento la legge riguardava solo le famiglie che non facevano frequentare ai figli le elementari, mentre la legge estende ora le sanzioni a tutte le scuole dell’obbligo.
Recupero del minorenne e Tribunale dei minori: possibile allontanamento dalla famiglia

La legge prevede che qualsiasi persona possa denunciare atti di bullismo, da parte di minori, al Tribunale, il quale provvederà poi a un progetto di rieducazione del bullo minorenne. Dopo un anno dall’inizio del progetto di rieducazione, il Tribunale valuterà l’esito dell’intervento sul ragazzo. Nel caso in cui gli interventi effettuati non siano adatti o efficaci per la rieducazione del minorenne, questo potrebbe essere ricollocato in una comunità. Il ragazzo che compie atti di bullismo e che non modifica i propri comportamenti dopo un percorso di rieducazione, potrebbe essere allontanato dalla famiglia dal Tribunale dei minori e affidato a una casa famiglia se la permanenza con i genitori risulta controproducente alla sua rieducazione.