L’ITALIA NON PUÒ PIÙ ASPETTARE: RICONOSCIAMO LA LINGUA ITALIANA DEI SEGNI

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L’obbligo delle mascherine ha creato non pochi problemi di comunicazione alle persone sorde. Grazie a questo servizio di Striscia la Notizia sono state riaccese le luci sulla questione del mancato riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni, la LIS, da parte dello Stato Italiano.

Nel mese di ottobre avevo indirizzato alla Commissione europea un’interrogazione proprio su questo tema.

L’Italia, infatti, pur avendo ratificato con legge del 3 marzo 2009 n. 18 la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (che all’articolo 21 prevede espressamente che gli Stati parti accettino e facilitino il ricorso alla lingua dei segni) non ha ancora colmato l’assenza legata al riconosciuto della #LIS nel suo ordinamento, nonostante la quasi totalità delle lingue dei segni europee abbiano già ricevuto tale assorbimento nei rispettivi Paesi.

Non possiamo più aspettare: riconosciamo la LIS e garantiamo l’accesso all’informazione, all’istruzione, alla comunicazione, alla cultura, all’educazione, ai servizi, alla vita sociale e lavorativa oltre che un’equa rappresentazione politica e giuridica a tutte le persone sorde in Italia! #RiconosciamoLaLIS