Lotta al caporalato, un progetto per i diritti e il lavoro dei migranti

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Il caporalato «lede i diritti fondamentali delle persone, il lavoro dignitoso, la libertà delle imprese e la tutela della concorrenza». Così, il ministro Lamorgese, è intervenuta, oggi, ad un convegno a Roma organizzato da Coldiretti. E’ un fenomeno, ha aggiunto, «in grado non solo di nuocere alle vittime dirette, i lavoratori sfruttati, ma danneggiare anche i territori, per il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza, aggrediti dallo sviluppo di insediamenti con lavoratori irregolari». L’obiettivo deve essere quello di «recidere le radici di questo fenomeno» ed è «indispensabile – ha concluso – agire attraverso le leve economiche prima ancora che con quelle penali».

Nel corso del convegno è stato presentato il progetto “Lavoro stagionale – dignità e legalità” finalizzato a contrastare il caporalato nel lavoro stagionale in agricoltura. Scopo del progetto è di migliorare la disciplina e gestione del lavoro stagionale, al fine di assicurare condizioni di lavoro dignitose e legali e, al tempo stesso, di consentire alle imprese agricole di sostenere la concorrenza internazionale”. L’iniziativa è stata avviata dalla Fondazione “Osservatorio Agromafie” insieme a Coldiretti e Anci, e coordinata da Giovanni Salvi, procuratore generale della Corte di Cassazione.

All’evento promosso dal presidente Coldiretti Ettore Prandini, dal presidente del comitato scientifico della Fondazione “Osservatorio Agromafie” Gian Carlo Caselli e dal presidente del Consiglio nazionale di Anci Enzo Bianco, hanno partecipato, tra gli altri, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova ed il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.