LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE: STOP CONSUMO DI SUOLO

0
46

Oggi è la giornata mondiale della lotta alla desertificazione e c’è una disegno di legge a cui stiamo lavorando da quasi un anno che è fondamentale per questo terribile problema: lo stop al consumo di suolo.

Il suolo è la parte superficiale della crosta terrestre, quindi quello strato più esterno della Terra che rappresenta un bene fondamentale e non riproducibile. Il suolo ha proprietà importantissime, svolge infatti numerosi servizi ecosistemici come il mantenimento della biodiversità, il contenimento delle acque e di anidride carbonica (dunque fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici), per non parlare poi dell’uso agricolo per la produzione di beni alimentari e il suo valore storico e culturale.

Io faccio parte della commissione Ambiente e Territorio e con la commissione Agricoltura sono stati presentati ad oggi 13 testi di legge. Anche io ne ho presentato uno che riguarda proprio i servizi ecosistemici del suolo. Ciò che è importante considerare è lo stato fisico del suolo: se si riesce a conservare un suolo vivo, non compattato, non eroso, allora possiamo anche contrastare il problema della siccità e della desertificazione. Il suolo deve essere preservato: basta cementificazioni, dobbiamo mantenere la sua superficie allo stato naturale. Entro il 2050 è previsto lo stop al consumo del suolo, però noi in commissione siamo arrivati alla considerazione , grazie anche alle oltre 80 audizioni svolte, che deve essere oggi questa fine e oggi abbiamo bisogno di un vincolo affinché si possa lavorare su tutto ciò che è il riutilizzo del suolo, l’ottimizzazione e il recupero del suolo già sfruttato. È importante sapere che la vita di un suolo già troppo sfruttato (e quindi di fatto morto) non si potrà recuperare mai più al 100%, ed è anche per questo che dobbiamo smetterla di parlare di compensazioni (ossia abbattere da un lato e costruire in un altro).

Dal 1950 ad oggi siamo passati dal 2,7% al 7,65% di consumo di suolo, il dato europeo è del 4,4%.
C’è stato dunque un incremento del 184% con ben 15 ettari al giorno di suolo cementificato.

Dove si sviluppa questo consumo di suolo? In aree a rischio frane, aree a pericolosità sismica elevata, aree a rischio idrogeologico e aree costiere. Il consumo di suolo comporta rilevanti costi economici: tra 1,66 e 2,13 miliardi di euro all’anno, mentre i danni alla salute umana sono calcolati in 47 miliardi di euro annui. Infine, il nostro Paese produce appena l’85% del proprio fabbisogno alimentare, il continuo consumo di suolo non potrà che aggravare tale situazione.