Lupi : dossieraggio, “C’è anche il mio nome, è come entrare in casa e rubare”

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Il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi, è stato ospite su RTL 102.5 in compagnia di Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro per un punto sulle ultime notizie di politica e attualità.

«Mi auguro che emergano i mandanti. Intanto devo dire che ho apprezzato le parole del procuratore antimafia Melillo perché non ha voluto sminuire la gravità del fatto; anzi, l’ha sottolineata, e questo è un bene per tutti. Quello che sta succedendo ai rappresentanti delle istituzioni, spiati senza l’autorizzazione, per creare dossieraggio è una cosa grave che riguarda tutti coloro che amano e apprezzano il valore della democrazia e delle istituzioni, non solo la maggioranza o l’opposizione. Ho letto che c’è anche il mio nome. È come se uno entrasse in casa tua e rubasse, indipendentemente da ciò che prende: sei stato violato nella tua privacy. Questo è un fatto gravissimo, ancor più se viene usato per ricattarti o per pensare di indebolirti politicamente. Ciò crea anche molta insicurezza nei cittadini, ed è per questo che è necessario fare chiarezza».

«C’è stato un altro passaggio molto grave: è possibile che un luogotenente della guardia di finanza faccia 5mila o 8mila accessi da solo per due anni, senza che nessuno glieli chiedesse? Devo dire che qui non è in gioco la libertà di stampa, perché il giornalista fa il suo lavoro. Qui è importante capire la responsabilità, chi tira le fila, qual è il progetto che c’è dietro. Riguarda tutti, e su questo dobbiamo essere molto coscienti e non sminuire la gravità della situazione».