Ma che vi ha fatto di così terribile la piccola Greta?

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Non riesco a capire questo rancore che leggo in certi post sui social nei confronti di una bambina di soli 16 anni.

Provo a mettermi nei panni di chi oggi vomita livore e rabbia nei suoi confronti e mi chiedo, da anti-gretino, cos’ha sbagliato?

Forse è gelosia e invidia la mia? Sicuramente! Penso alla mia attività politica, a quello che faccio, credo, scrivo e pubblico e sicuramente provo gelosia e invidia per i risultati raggiunti da Greta che a soli 16 anni è finita a parlare di cambiamenti climatici davanti all’assemblea dell’ONU.

Parliamoci chiaro: in 6 anni tra Parlamento e Consiglio regionale, ad oltre 30 anni quindi il doppio della sua età, pur avendo tante cose da dire sul tema ambientale non credo di aver inciso nemmeno l’1% di quello che ha inciso lei sulle scelte politiche mondiali in tema di ambiente e cambiamenti climatici e, ripeto, di cose da dire sul “green deal” italiano ne avrei!

Proprio su questi temi ho contribuito a scrivere un programma politico di una forza che è al governo eppure non ho raggiunto al momento risultati quantificabili. Oggi quindi mi chiedo: quegli scritti saranno mai presi in considerazione? E se qualora lo fossero, qualcuno si ricorderà di citare l’autore? La risposta a questa seconda domanda è facile: sicuramente no e sinceramente non mi interessa perché è l’obiettivo ciò che conta e non il mezzo per raggiungerlo.

Ebbene, sulla scia di questo ragionamento, Greta va vista come uno dei “mezzi” da usare e sfruttare per raggiungere l’obiettivo comune che è la salvezza di questo pianeta per le generazioni future.

Se Greta finirà per essere candidata in qualche partito, movimento o che finisca a fare pubblicità per qualche multinazionale del “green” o che sia manipolata da qualche magnate in stile Soros non mi importa e non dovrebbe importare al 99,99% della popolazione mondiale.

Gli attacchi a Greta non servono a nulla se non a sminuire una battaglia che è sacrosanta e che va combattuta con ogni mezzo anche quello di una bambina di 16 anni.

Ai tanti “esperti ambientali” che popolano il web chiedo di mettersi il cuore in pace: Greta è arrivata dove noi non arriveremo mai ma lo ha fatto per conto e in nome delle stesse battaglie che ci vedono ogni giorno in prima fila.

E agli altrettanti “psico-pedagoghi” che oggi si sentono in dovere di dire a Greta come vivere i suoi 16 anni: basta, a quello ci penseranno i suoi genitori!

Buona battaglia a tutti.

Dino Alberti