Malpezzi: Discutere di giovani e di fisco più equo giusto e doveroso

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Enrico Letta ha posto un tema su cui la politica deve necessariamente interrogarsi

Come sostenere e aiutare i giovani, soprattutto i più fragili, in un Paese dove fanno una fatica enorme a realizzare le proprie aspettative. Contestualmente, ha avanzato una proposta per finanziare questo welfare per le giovani generazioni attraverso un’integrazione dell’imposta di successione sui patrimoni superiori ai 5 milioni di euro (l’ 1% dei contribuenti)
La proposta, che prevede una dote di 10 mila euro ai 18enni per investire in formazione, avere una casa, fare impresa, si inserisce in un quadro più complessivo di misure a favore dei giovani, a partire da una visione diversa anche degli apprendistati e dei tirocini.
Purtroppo le politiche per i giovani sembrano non interessare nei contenuti e l’impatto di iniziative a loro sostegno viene oscurato da un dibattito ben poco nel merito e molto sui facili slogan.

Eppure il nostro Paese ha un sistema fiscale che mostra segni di grande iniquità e inefficienza. Non è un caso che la riforma sia nell’agenda del governo con l’obiettivo di mettere ordine e alleggerire il peso delle imposte per imprese e cittadini e che da diversi mesi le commissioni finanze di Camera e Senato sono coinvolte in un corposo processo di audizioni sul tema. A ciò si aggiunga che in Italia negli ultimi 25 anni si sono detassati i patrimoni ma è aumentata l’imposizione fiscale sui redditi, con il risultato che l’80% dell’Irpef oggi è pagata dai lavoratori dipendenti e pensionati che rappresentano l’87% dei contribuenti. Il fondo monetario internazionale da anni chiede una migliore redistribuzione delle imposte dal reddito al patrimonio.
Poi c’è un dato politico.
In questo momento credo sia necessario dare risorse ai cittadini che non ne hanno, soprattutto, ai giovani che l’emergenza sanitaria, economica e sociale ha gravato di un debito pubblico enorme di cui dovranno farsi carico. L’indignazione è fuori luogo. Servirebbe aprire un dibattito serio sulla riduzione dei divari e delle disuguaglianze sempre più evidenti.

Discutere del futuro dei giovani e di una fiscalità più equa e giusta non è solo necessario ma doveroso. Chi usa l’argomento del “partito delle tasse” fa solo propaganda.

Per questo credo si debba ragionare di questa giusta proposta nel quadro di una più ampia riforma fiscale, basata su una vera progressività, altro che inique flat tax.
Il Paese non ripartirà mai se non metterà tutti nelle condizioni di promuovere crescita e sviluppo e di partecipare al benessere”.

Così su Facebook, in un lungo post, la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.