Mancano ormai pochissimi giorni al voto

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Come vi ho raccontato ho trascorso gli ultimi giorni in Emilia-Romagna per dare una mano ai tantissimi volontari, ai nostri iscritti, ai nostri candidati che sono impegnati senza tregua per vincere questa battaglia. Ho scelto di non chiudermi dentro le sale, a parlarci tra di noi.

Quel che ho potuto l’ho fatto per strada, incontrando tanti cittadini e quei mondi che ogni giorno partecipano alla vita pubblica attraverso il volontariato, il proprio lavoro, il sindacato, l’associazionismo, l’arte. E che come noi si trovano a gestire gli effetti e i danni prodotti dalle destre in questi anni.

E così due volontinaggi al mercato, prima a Lugo, il giorno dopo a Cervia, due pranzi non propriamente istituzionali, il primo nella mensa dei lavoratori nella zona industriale di Lugo, il giorno dopo nella cucina popolare di Bologna. Un posto che dà accoglienza e pasti caldi a tante persone più fragili ma dove chiunque può andare, e con una sottoscrizione libera pagarsi il pranzo e magari lasciare qualcosa in più per chi ha meno. L’ha pensata e costruita un uomo incredibile, sindacalista della Cgil, Roberto Morgantini.

È stato un viaggio nel mondo dell’integrazione e della solidarietà, prima a Modena all’associazione Porta Aperta, poi l’incontro con una rappresentanza dei gestori del sistema di accoglienza bolognese, infine la visita a Marzabotto alla Lai-momo una cooperativa di cui avrete sentito parlare su tutti i giornali d’Italia qualche mese fa. Perché qui hanno trovato lavoro disoccupati, rifugiati e richiedenti asilo che oggi, grazie a questo straordinario progetto, sono diventati degli artigiani professionisti nel campo dell’alta moda. Uno di questi ragazzi, Bassirou, è scappato dalle torture dei campi in Libia ma qui ha ritrovato pace, lavoro, dignità, rispetto.

Perché vi racconto tutto questo? Perché l’Emilia-Romagna è anche e innanzitutto questo. Una terra di lavoro, di impegno e di solidarietà. Certo, come in tutti i contesti ci sono aspetti e campi nei quali poter e dover migliorare. Ma proprio per questo è importante sostenere il Partito Democratico e votare Stefano Bonaccini. Perché nell’esperienza e nella prospettiva che lui rappresenta c’è tutta questa possibilità. Nei suoi avversari invece c’è solo odio, la negazione e la volontà di distruggere tutto ciò che l’Emilia-Romagna è e potrà essere.
Mentre scrivevo queste righe ho visto il video del vicesindaco di Ferrara, leghista, che dice che da lunedì si prenderanno tutto, che “faranno un culo così” a tutti e dovremo “solo sparargli” per fermarli.

Ecco, non lasciamo che sia questa cultura dell’odio a vincere.
Buon voto ai cittadini dell’Emilia-Romagna e della Calabria.